Gentile direttore di Tp24,
Con riferimento all’articolo da Voi pubblicato in relazione alla recente sentenza emessa dal Tribunale di Trapani nei confronti del Dr. Giovanni Lo Sciuto e di altri, preme, anzitutto, dire che quantomeno con la recente assoluzione del dr. LO SCIUTO e di altri dai reati di associazione per delinquere e di associazione segreta, il Tribunale non ha potuto non sconfessare l’originario impianto accusatorio che parlava di “sistema di potere” che avrebbe avuto esplicazione con modalità da loggia P2 casalinga e che aveva portato alla rappresentazione ed enfatizzazione di esso da parte della Procura della Repubblica di Trapani avanti alla Commissione Bicamerale Antimafia presieduta, all’epoca, dall’On.le Rosy Bindi.
Preme dire, inoltre, che, quanto alla parte di sentenza riguardante la gravissima condanna del Dr. LO SCIUTO e di altri col medesimo coimputati, pur con la prudenza dovuta in attesa del deposito delle motivazioni, pare potersi fin d’ora affermare che il dibattimento avrebbe dovuto portare ad un diverso esito, atteso che sono chiaramente emerse risultanze che fanno ragionevolmente ritenere che il dr. LO SCIUTO, oltre a non potere essere ritenuto responsabile collettore di rivelazioni di segreti di ufficio, per il resto non ha fatto altro che mostrarsi vicino all’elettorato, interessandosi, senza alcun patto corruttivo, dell’attività della Formazione e del sostegno a pratiche di invalidità di cui è stata dimostrata la presenza dei requisiti di legge per il loro accoglimento.
Ovviamente le nostre doglianze saranno convintamente rappresentate in sede di appello.
Cordialità
Avv. Celestino Cardinale