Trapani riparte, ma non senza scorie. Jasmin Repesa, allenatore della Trapani Shark, ha approfittato di una breve pausa per tracciare un bilancio della stagione appena conclusa e lanciare qualche messaggio — non troppo velato — in vista della prossima. Lo ha fatto in un’intervista al Giornale di Sicilia, in cui ha parlato di orgoglio, amarezza, e soprattutto di programmazione. “Abbiamo fatto un lavoro fenomenale – afferma – e fino all’ultima giornata avevamo la possibilità di conquistare il primo posto. Ma la penalizzazione di 4 punti ci ha destabilizzato”.
Il riferimento è alla sanzione comunicata il 21 maggio, a playoff già iniziati, per irregolarità amministrative (versamenti IRPEF e INPS non corretti). Una tegola che ha inciso sul percorso sportivo della squadra. “La decisione andava presa prima, o alla fine della stagione – afferma Repesa – così ha influenzato non solo noi, ma anche l’arbitraggio e l’atteggiamento di Lega e Federazione. Come se fossimo un cattivo esempio da non premiare”.
Ma ora si guarda avanti. E il tecnico croato mette subito in chiaro una priorità logistica: “Vogliamo mantenere il livello alto, ma non sarà semplice. La Champions League toglierà energie: per le trasferte servono voli charter”. Parole chiare, che sembrano rivolte al patron Valerio Antonini, chiamato a decidere quanto investire per permettere alla squadra di affrontare la vetrina europea senza farsi travolgere.
Nel frattempo, un’altra grana si profila: la partenza di Justin Robinson. Antonini stesso ha annunciato su X che il giocatore ha comunicato, tramite il suo agente, l’intenzione al 99% di esercitare la clausola rescissoria per volare a Parigi e giocare in Eurolega. “Per il club sarebbe un grande dispiacere – scrive Antonini – ma capisco l’ambizione di chi vuole giocare a Parigi, in una squadra di livello mondiale. Speriamo che sciolga le riserve al più presto, perché abbiamo bisogno solo di gente super motivata”.
Robinson è stato uno dei trascinatori della stagione, e trovare un sostituto all’altezza non sarà facile, come ammette lo stesso Antonini: “Semmai fosse facile trovarlo…”. La sensazione è che la prossima stagione sarà ancora più impegnativa della precedente. E che, oltre al talento, Trapani avrà bisogno anche di stabilità, chiarezza e — come chiede Repesa — di voli charter.