×
 
 
02/07/2025 18:00:00

Ponte sullo Stretto, Morfino (M5S): "Progetto non c'è ma il Governo vuole farlo passare per spesa militare"

 La deputata del Movimento 5 Stelle, Daniela Morfino, accende i riflettori su una questione che rischia di infiammare ulteriormente il dibattito politico: la possibile classificazione della spesa per il Ponte sullo Stretto di Messina come “spesa militare”. Un’ipotesi che, se confermata, solleverebbe non solo interrogativi di natura tecnica e giuridica, ma anche pesanti critiche sul piano politico e sociale.

Secondo Morfino, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni starebbe cercando di includere i circa 13,5 miliardi di euro previsti per il ponte tra le spese strategiche per la difesa nazionale, in modo da contribuire al raggiungimento dell’obiettivo NATO del 5% del PIL destinato alla spesa militare. “Un escamotage – attacca la parlamentare – che dimostra l’ossessione del governo per bombe e droni e che si inserisce in un più ampio disegno di riarmo da oltre 400 miliardi nel prossimo decennio”.

Ma, sottolinea Morfino, il progetto del Ponte non esiste ancora: “Siamo a luglio e il passaggio al CIPESS viene continuamente rimandato. Mancano certezze sulla fattibilità tecnica e rimangono decine di nodi ingegneristici irrisolti. Lo ha detto chiaramente anche il commissario europeo ai Trasporti, Tzitzikostas”.

La deputata ironizza sull’uso del bollino di “opera strategica militare”, che secondo lei potrebbe presto essere esteso “persino a un marciapiede rifatto sulla Salaria”, pur di far quadrare i conti richiesti dall’Alleanza Atlantica. Un’operazione che definisce “tragicomica”, soprattutto per le contraddizioni interne alla maggioranza: “La Lega – osserva – continua a dichiararsi contraria alle spese militari e a polemizzare con l’UE, ma poi si presta a queste forzature.”

Morfino conclude con un attacco più ampio all’intero impianto politico del governo: “Il ponte è un’opera costosa, impattante e pressoché inutile. Rappresenta un gigantesco spreco di risorse che potrebbero essere destinate a scuola, sanità, lavoro e riduzione delle tasse, ovvero ai bisogni concreti dei cittadini.”

Il Movimento 5 Stelle si conferma così in prima linea nel criticare la strategia infrastrutturale e militare dell’esecutivo, portando in Parlamento e nell'opinione pubblica un interrogativo cruciale: il Ponte sullo Stretto è davvero una priorità nazionale, o un espediente per gonfiare artificialmente le spese della difesa?