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02/07/2025 06:00:00

Marsala. Martinico: "Grillo ha rotto il patto. Forza Italia costruisce l'alternativa"

Elia Martinico, consigliera comunale e segretaria  a Marsala di Forza Italia. Possiamo dire che la politica a Marsala non c’è?

Non possiamo dirlo, la politica c’è e ha scelto. A mancare sono le posizioni, personaggi che non si adeguano alla linea di partito e disconoscono i ruoli. 


 

Cioè?

Non voglio fare polemica su un giornale, le cose di un partito vanno discusse nelle opportune sedi. Però una cosa va detta: gli organi di un partito ci sono e vanno rispettati, non chi arriva detta legge o comanda. Bisogna confrontarsi sempre, magari trovare una sintesi ma non creare spaccature e nemmeno pensare di poter agire slegati dal  partito. Altrimenti non si entra nemmeno. 


 

Lei parla di Marsala, della giunta Grillo. Quindi, FI è giunta?

No, non ci siamo. Lo abbiamo sempre detto. Spiace pure dovere dire che non è perché al gruppo è stato negato un assessorato, non facciamoci prendere in giro da chi vuole mistificare la realtà. Non siamo in giunta per una ragione semplicissima: Grillo ha rotto il patto elettorale che lo ha portato a diventare sindaco della città, è venuta meno la fiducia. E poi, questione assai più grave, Marsala è sotto gli occhi di tutti: siamo in fondo al burrone. Risalire guardando altrove è l’unica cosa che possiamo fare.


 

Ma in giunta ci sono pezzi di FI…come si spiega al cittadino questa cosa?

In giunta ci sono gli amici di Grillo, sono lì a titolo personale. Lo dico chiaro e per l’ultima volta: Forza Italia è all’opposizione di questa Amministrazione e insieme al centrodestra costruirà la proposta alternativa a Grillo.



 

Si parla spesso di “civismo” e liste civiche: che rapporto dovrebbe avere il suo partito con queste realtà?

I partiti della coalizione di centrodestra devono aprire alle associazioni e ai movimenti civici, apportare lucidità alla visione di insieme è sempre un momento costruttivo. La formazione di un programma elettorale non è solo appannaggio dei partiti ma pure di chi questa città la vive e ci investe. 


 

Turismo, porto, centro storico, agricoltura: quali settori vanno rilanciati?

Perché è stato fatto qualcosa che possa durare nel tempo? E’ tutto un proclama, un annuncio, uno spot. C’è da ripartire da una seria programmazione ma che non può prescindere dal confronto vero con i cittadini. Viviamo delle emergenze che non sono legate alle grandi opere ma alla normale amministrazione, che manca. Una città prima di accogliere  eventi nazionali deve pensare ai propri cittadini, a creare condizioni di vivibilità, spazi per i giovani e per gli anziani, sempre più dimenticati. Una città che non ha un piano di verde pubblico come pensa di essere sostenibile o green? Sono solo pochissimi esempi, ma la città ha davvero bisogno di essere tutta valorizzata, le periferie non sono contenitori di consenso. Siccome amministrare è una cosa seria la politica seria ha deciso di svoltare e di andare oltre Grillo.