Il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, interviene con fermezza a tutela di Betty D’Amico, cittadina trapanese vittima di discriminazione durante un viaggio a Sharm el-Sheikh. La donna sarebbe stata bloccata in aeroporto in Egitto a causa della sua identità sessuale, subendo un trattamento lesivo dei suoi diritti fondamentali.
“Chiedo l’intervento della Premier Giorgia Meloni per tutelare i diritti umani di una cittadina italiana!”, ha dichiarato Tranchida, sottolineando la gravità dell’accaduto e l’urgenza di una risposta istituzionale a livello nazionale.
Il caso ha già suscitato indignazione nella comunità locale e tra le associazioni che si battono per i diritti civili. Il sindaco ha espresso solidarietà a Betty D’Amico, ribadendo l’impegno dell’amministrazione comunale contro ogni forma di discriminazione e per la tutela dei diritti delle persone LGBTQ+.
“Non possiamo restare indifferenti davanti a episodi del genere – ha aggiunto Tranchida – La dignità e la libertà dei nostri cittadini devono essere difese ovunque, anche quando si trovano all’estero”.
La vicenda ha riacceso il dibattito sulla condizione delle persone LGBTQ+ nei Paesi dove l’orientamento sessuale può ancora comportare gravi conseguenze legali o sociali. Ora l’appello è al Governo italiano perché si attivi per garantire protezione e giustizia.
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