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04/07/2025 06:00:00

Trapani, Antonini si fa un partito tutto suo: "Si farà la storia" 

11,25 - Durante la sua conferenza-show, Valerio Antonini ha annunciato la vendita di 10mila cappellini rossi con lo slogan “Make Trapani Great Again”. Il ricavato, ha detto, andrà “agli ospedali trapanesi”.
Antonini ha escluso una sua candidatura a Sindaco: “Nella maniera più assoluta. Non è quello che fa per me. Ma dobbiamo creare il profilo che serve a questa città”.
Ha aggiunto che non farà accordi con nessuno, forte di sondaggi interni che lo vedrebbero “al centro dell’agone politico”. E si è definito: “un liberale”.

 

11,00 - Alla fine, lo ha fatto davvero.
Durante il suo atteso (e autocelebrato) show in diretta social  Valerio Antonini ha annunciato la nascita del suo movimento politico.

Sì, proprio lui: imprenditore globale, presidente del Trapani Calcio e della Trapani Shark, protagonista di penalizzazioni, liti istituzionali, contratti sotto esame e inchieste televisive. Ora debutta anche in politica. O, come dice lui stesso: “Faccio all-in”.

Già, perché l’immagine scelta per annunciare la sua (ennesima) evoluzione è quella del giocatore di poker. “Sono abituato a rilanciare. Quando tutti pensano che sia finita, io vado all-in”.

Parole pronunciate con la solennità dei momenti storici. E infatti, come già promesso nei teaser dei giorni scorsi, “oggi si fa la storia”.

Il nuovo soggetto politico  sarà, dice Antonini, “legato al fare. E al fare”. Nessun riferimento ideologico: “Non saremo né di destra né di sinistra. Ma abbiamo voglia di fare”.

Il movimento si chiamerà "Futuro". Il programma, in 28 punti, verrà annunciato a Settembre per rendere la città, dice Antonini, "futuribile". Presto ci sarà un sito. 

 

Nel corso della conferenza stampa inoltre Antonini ha attaccato l'ex proprietario di Telesud, Massimo Marino, per "comportamenti ai limiti della liceità" che hanno ritardato lo sviluppo della televisione da lui comprata. E poi ha denunciato che ci sono stati ostacoli anche verso il suo locale, il T - Club, un "locale bello ed elegante che prima a Trapani non c'era". 

Per una volta non se l'è preso con Salvatore Ombra, presidente dell'aeroporto di Trapani, che Antonini tempo fa voleva comprare. Anzi, gli chiede scusa: "Credevo che la colpa dei pochi passeggeri fosse sua, invece mancano i posti letto". 

 

 

 

07,00 - Annunci, dirette social, camicie sciccosissime. Cappellini alla Trump. Ma la città è sempre più stanca del circo del patron di basket e calcio.

 

Oggi, 4 luglio 2025, è il giorno dello show. L’ennesimo.

 

Valerio Antonini, il cittadino onorario più chiacchierato della città, il patron di Trapani Calcio e Trapani Shark, l’uomo che si definisce imprenditore globale, va in diretta social. Con la solennità dei momenti che (secondo lui) cambiano la storia. 

 

A sentire il preambolo – affidato a un servizio, quasi un teaser, come nelle serie Nteflix, nella sua tv, con il suo giornalista – siamo alla vigilia di un nuovo “rinascimento trapanese”. O, per usare le sue parole, “si farà la storia”.  Dice il morigerato annuncio che, oggi, in conferenza stampa (aperta non si capisce bene a chi ...) dalle 10 e 30 "sarà segnata però una nuova pagina culturale, sportiva, economica e anche politica" per il territorio trapanese. 

 

 

In un altro video c'è anche un cappellino che scimmiotta lo slogan MAGA di Trump: "Make Trapani Great Again".

 

La città, però, si guarda bene dal farsi travolgere dall’entusiasmo. Dopo mesi di teatrini, dichiarazioni al vetriolo, conferenze-spettacolo, post autocelebrativi e scontri con chiunque osi alzare un sopracciglio, lo stupore si è trasformato in fatica. E pure la curiosità si è fatta flebile. Che succederà oggi? Cosa annuncerà stavolta il “Pres”?

Le ipotesi si rincorrono come le voci in un bar del centro:

  • Una sua discesa in campo in politica, sull’esempio del suo idolo Claudio Lotito, già senatore e presidente della Lazio.
  • Un attacco frontale all'ex amico Tranchida, Sindaco di Trapani, e all'assessore Emanuele Barbara, con cui i rapporti si sono trasformati da idillio a rottura totale.
  • Un chiarimento sulle utenze del Pala Shark, che il Comune gli ha chiesto ufficialmente di pagare.
  • Una risposta alle accuse e ai debiti: Le Iene, qualche settimana fa, hanno raccontato di una lista lunga di fornitori e professionisti che non sono mai stati pagati. Antonini si dice vittima di una campagna orchestrata da “gufi, giornalai e falliti”.

Nel frattempo, i fatti restano lì, più pesanti delle parole:

  • Il Trapani Calcio e la Trapani Shark partiranno i rispettivi campionati con pesanti penalizzazioni, a causa della vicenda dei crediti d’imposta fasulli, utilizzati per compensare le tasse. Antonini si dice “truffato”, ma intanto a pagare sono le squadre e i tifosi. Quando Tp24 ha ricostruito la vicenda, la reazione è stata, purtroppo, scomposta.
  • I rapporti istituzionali con il Comune sono ai minimi termini, con comunicati, accuse incrociate, dirette al veleno.
  • La stampa locale – o almeno quella che non si piega – è oggetto di insulti e denunce. L’informazione libera, per Antonini, è solo quella che si allinea.

La città lo guarda, oggi, con un misto di rassegnazione e sbadiglio. Perché se c’è un tratto che unisce tutte queste uscite sceniche, è la ripetitività. Cambiano i nemici, cambiano le camicie, ma il copione è sempre lo stesso: io sono il salvatore, gli altri sono invidiosi, la storia la faccio io.

 

Più che un “rinascimento”, servirebbe un ritorno alla realtà. E meno show.