Nel piccolo ma strategico scenario politico di Pantelleria, la Lega alza i toni e mette nel mirino il Partito Democratico locale, reo – a loro dire – di cavalcare l’emergenza dei collegamenti aerei solo per raccogliere qualche consenso facile, senza proporre soluzioni concrete. Il caso è noto: nebbia fitta, voli bloccati, passeggeri disagiati. Da una parte, il PD parla di "inefficienze e ritardi". Dall’altra, la Lega risponde con ironia tagliente e rivendica un’azione concreta dell’amministrazione.
Nel comunicato diffuso dal Carroccio isolano, il PD viene accusato di «demagogia da tastiera», lontano dalla realtà e più preoccupato di lanciare invettive che di dare una mano vera ai cittadini. «I passeggeri sono stati riprotetti via nave e con una corsa aggiuntiva in aliscafo», ricorda la Lega, sottolineando come l’amministrazione, insieme agli enti preposti, abbia fatto quanto era possibile in condizioni meteo eccezionali.
Centrale anche il tema della Protezione Civile: mentre il PD accusa una scarsa attivazione, la Lega parla di volontari, Croce Rossa e forze dell’ordine “presenti tra la gente”, accusando l’opposizione di non conoscere né i fatti né il territorio. Il tutto condito da una polemica dal tono sarcastico: «Cosa avrebbe dovuto fare l’amministrazione, chiamare Harry Potter?».
Ma il bersaglio principale resta il "modello Roma" della sinistra. In particolare, il riferimento è all’intervento del ministro Salvini, lodato per essere stato “pragmatico e risolutivo” nel sollecitare la compagnia aerea. Un attivismo che la Lega contrappone al "centralismo calato dall’alto" di chi governava prima. E ancora: stoccate a vecchie decisioni ministeriali imposte all’isola e mai condivise, rimpianti di un passato fatto di vincoli più che di investimenti.
Non manca un passaggio difensivo sull’assessore ai trasporti, criticato dal PD per aver informato via social durante l’emergenza. «Ha la delega alla comunicazione – replica la Lega – o il PD vorrebbe che si sdoppiasse fisicamente?». Un botta e risposta che fotografa il clima teso tra maggioranza e opposizione.
Il tono è quello tipico del Carroccio: diretto, ruvido, ma con l’obiettivo dichiarato di mostrare differenze nette. «Noi lavoriamo, loro parlano» è, in sintesi, il messaggio politico. Con una chiusura che sa di sfida lanciata alla sinistra: «Da quindici anni annunciano risultati, ma restano solo bozze di comunicati».