Nuovo scontro tra Assostampa e un’amministrazione locale della provincia di Trapani. Questa volta nel mirino del sindacato dei giornalisti finisce il sindaco di Paceco, Aldo Grammatico, per la nomina di un portavoce ritenuta illegittima e lesiva delle norme che regolano l’informazione pubblica.
Secondo la nota diffusa dalla segreteria provinciale di Assostampa Trapani, il decreto firmato dal primo cittadino – che conferisce l’incarico di portavoce all’esperto Giuseppe Sergi, con una retribuzione mensile di 700 euro più IVA – rappresenta un grave strappo alle norme vigenti e alla corretta gestione della comunicazione istituzionale.
Le contestazioni del sindacato
Il nodo principale sollevato da Assostampa riguarda la confusione di ruoli tra il portavoce del sindaco e l’ufficio stampa dell’ente. Sebbene l’incarico sia stato assegnato legittimamente anche a un non giornalista – com’è consentito dalla legge regionale siciliana del 2021 – il sindacato sottolinea che il portavoce “non può in alcun caso svolgere le funzioni previste dalla legge per l’ufficio stampa”, come ribadito nella direttiva regionale n. 22 del 2022.
Nonostante ciò, nel decreto sindacale si affida a Sergi anche la gestione della comunicazione istituzionale dell’Ente, incluse le attività sui social e i canali digitali ufficiali del Comune, andando ben oltre il compito di collaborazione politico-istituzionale previsto dalla legge 150/2000.
“Propaganda politica con i fondi pubblici”
Assostampa denuncia quindi una “deriva propagandistica” della comunicazione pubblica, usata – si legge nella nota – “per meri scopi di propaganda politica dell’organo di vertice dell’ente”. Una pratica che, secondo il sindacato, sta diventando sempre più diffusa nella provincia e che mina la trasparenza e la legittimità dell’informazione istituzionale.
Inoltre, viene evidenziata un’ulteriore anomalia: l’articolo 7 della legge 150/2000 vieta espressamente che il portavoce svolga, durante il mandato, attività nei settori del giornalismo, della stampa e delle relazioni pubbliche. Se l’incaricato dovesse mantenere altri ruoli in ambito comunicativo, avverte Assostampa, scatterà una denuncia formale verso amministratori e incaricati.
La posizione di Assostampa
Il sindacato annuncia battaglia, dichiarando di essere pronto a denunciare chi continuerà a utilizzare incarichi pubblici di comunicazione in violazione delle norme. “Non è in discussione il diritto del sindaco a nominare un portavoce”, afferma Assostampa, “ma va fatto nel rispetto rigoroso della legge. Diversamente, si rischia di trasformare le istituzioni in strumenti di propaganda e i fondi pubblici in risorse per incarichi illegittimi”.
Una polemica destinata a far discutere e che potrebbe avere anche sviluppi legali. Intanto a Paceco si apre l’ennesimo fronte sulla corretta gestione della comunicazione nelle amministrazioni locali.