Dal 11 al 13 luglio, il Tempio dorico di Segesta ospita la terza edizione di Intrecci Narrativi, il festival che unisce letteratura e musica sotto le stelle, promosso dall’Associazione per l’Arte con la direzione artistica di Vito Lanzarone.
Una rassegna che, pur essendo alla sua terza edizione in questa formula, raccoglie l’eredità di oltre vent’anni di incontri tra autori, artisti e pubblico affezionato.
Tra le colonne dell’antico tempio, il programma si dipana in tre serate distinte, pensate come un piccolo viaggio attraverso la scrittura, l’introspezione e la musica. Venerdì 11 luglio si parte con “Esordire è come nascere”, una serata dedicata ai nuovi talenti della narrativa italiana. A confrontarsi con il pubblico saranno Saba Anglana, Valerio Mieli, Giuliana Salvi e Leonardo San Pietro, quattro autori che con le loro prime opere stanno già lasciando un segno.
A moderare l’incontro Valentina Farinaccio, con letture affidate alla voce di Stefania Blandeburgo. Ad accompagnare le parole, la musica di Francesca Fundarò (violoncello) e Antonella Scalia (viola). In apertura, un omaggio speciale ad Andrea Camilleri, nel centenario della nascita: un tributo sentito a un maestro della narrazione. Sabato 12 luglio sarà invece il momento del monologo teatrale: “I titoli di coda di una vita insieme”, scritto e interpretato da Diego De Silva, che porterà in scena le emozioni e i silenzi del suo ultimo romanzo, edito da Einaudi nel 2024. Un racconto che esplora con ironia e malinconia le fasi di una separazione, tra tenerezze disilluse e riflessioni senza sconti. Domenica 13 luglio, chiusura affidata alla musica con il concerto “A cuor leggero” di Riccardo Sinigallia, ex Tiromancino, accompagnato da Laura Arzilli al basso e alla voce.
Un’esibizione intima, essenziale, che mescola brani già noti a una nuova consapevolezza interpretativa, come spiegano gli artisti stessi: “Non ci sono nuove canzoni da suonare, ma quelle già scritte tornano a farsi sentire e stabiliscono ulteriori relazioni con noi stessi e con gli altri”. “Abbiamo voluto tre serate diverse tra loro, ognuna con una voce distinta”, racconta Vito Lanzarone, ideatore e direttore del festival. “Speriamo sia un’impostazione che accompagnerà anche le prossime edizioni”. A fargli eco Giuseppe Messana, presidente dell’Associazione: “Questo festival è un luogo di ascolto condiviso, non solo per chi scrive o suona, ma per tutti quelli che credono nella forza della cultura”. Intrecci Narrativi è realizzato con il sostegno del Parco archeologico di Segesta, della Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali, e in collaborazione con Ottantunocento, BCC – Banca Don Rizzo, e Agriturismo Tenute Plaia. L’ingresso è gratuito, ma con prenotazione obbligatoria sul sito www.associazioneperlarte.it/prenota. Tre serate, un tempio millenario, la voce di chi racconta. A Segesta, anche quest’anno, si intrecciano storie, suoni e visioni.