Il Circolo del Partito Democratico di Mazara del Vallo "Calcedonio Iemmola" lancia un forte appello alle istituzioni provinciali: garantire una sede definitiva, sicura e dignitosa per il Liceo “Adria Ballatore”. Una richiesta chiara e motivata, che punta a porre fine a una situazione di precarietà logistica che da anni penalizza studenti, docenti e personale scolastico.
Il Circolo PD denuncia come le sezioni del Liceo Classico e del Liceo Linguistico siano da tempo costrette a continui spostamenti tra sedi provvisorie, spesso inadeguate e distanti dalla sede principale di via Alfredo Oriani. Una condizione che, oltre a creare disagio pratico, mette a rischio la qualità dell’offerta formativa e mina il senso di appartenenza a un istituto che da decenni rappresenta un pilastro educativo e culturale per la città.
Anche la sede storica di via Oriani, attualmente in grado di ospitare solo una parte del Liceo Scientifico, lascia fuori numerose classi, costrette a svolgere le lezioni in strutture improvvisate e difficilmente accessibili. Il Partito Democratico locale sottolinea come questa frammentazione influisca negativamente non solo sull'apprendimento, ma anche sull’identità dell’intera comunità scolastica.
Tra le conseguenze più preoccupanti, il calo delle iscrizioni registrato dal Liceo Classico, che potrebbe essere legato proprio all'incertezza logistica e all'assenza di una sede stabile. Secondo il PD, questa situazione compromette il diritto degli studenti a una scelta formativa libera e consapevole, incidendo sul loro percorso di crescita personale e professionale.
Il Circolo si rivolge dunque al Presidente del Libero Consorzio dei Comuni della Provincia di Trapani, Salvatore Quinci – che è anche il Sindaco della città – affinché si attivi con urgenza per individuare una soluzione definitiva. "È indispensabile – si legge nella nota – individuare e attivare una sede stabile, sicura e adeguata che possa accogliere gli studenti in spazi confortevoli e all'altezza del prestigio dell'istituto".
Il PD mazarese sottolinea come la recente riorganizzazione della governance provinciale rappresenti un’opportunità concreta per risolvere un problema che non è più rinviabile. In gioco, conclude il comunicato, c’è il diritto allo studio di centinaia di giovani, che non possono continuare a essere vittime di una gestione scolastica frammentaria e di emergenza.