Ha imbracciato un fucile da caccia e ha esploso due colpi in strada, a scopo intimidatorio, sotto casa del suo antagonista. È accaduto ad Alcamo nella tarda serata del 4 luglio. A finire in manette è stato un giovane alcamese incensurato di 31 anni, arrestato dalla Polizia di Stato per detenzione e porto abusivo di armi e minacce gravi.
L’episodio si è verificato in un vicolo del complesso IACP, dove gli agenti del Commissariato di Alcamo sono intervenuti dopo la segnalazione di un uomo armato in strada. Secondo le testimonianze raccolte, l’uomo – armato di fucile calibro 12 – avrebbe sparato due colpi in aria per poi allontanarsi a bordo di un’auto rossa.
Nonostante le poche informazioni iniziali, le indagini sono partite immediatamente: all’alba del giorno successivo la Sezione investigativa del Commissariato ha avviato una fitta attività investigativa che, nel giro di poche ore, ha portato all’identificazione e all’arresto del responsabile.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, alla base del gesto ci sarebbe stato un diverbio sfociato in un’aggressione fisica avvenuto il pomeriggio stesso tra l’arrestato e un altro giovane di Alcamo. Per vendicarsi, il 31enne avrebbe prelevato uno dei fucili appartenuti al padre defunto e si sarebbe recato sotto casa dell’altro per compiere il gesto intimidatorio.
Durante la perquisizione domiciliare, gli agenti hanno ritrovato diverse armi, ma non il fucile usato per sparare. Messo alle strette, il giovane ha condotto gli investigatori presso un’altra abitazione nella sua disponibilità, dove è stato infine rinvenuto e sequestrato il fucile utilizzato nella notte.
Il giovane ha ammesso le proprie responsabilità. Su disposizione della Procura di Trapani è stato arrestato in flagranza di reato. Dopo l’udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora ad Alcamo con permanenza domiciliare notturna.