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16/07/2025 06:00:00

E' bufera sulla nuova rete ospedaliera: 367 posti letto in meno e depotenziamento ospedali

Non si arrestano le polemiche sulla nuova bozza della rete ospedaliera siciliana, presentata dall’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, che sta incontrando sindaci e manager delle Asp delle 9 province.

 

Ci sono in totale 367 posti letto in meno negli ospedali dell’Isola, la provincia più colpita è Messina che perde ben 75 posti letto, mentre Palermo e Catania registrano incrementi.

 

Per la Cgil Sicilia si tratta di una bozza “scollegata dalla rete assistenziale,  priva di confronto istituzionale”. Anche l’Associazione Nazionale Comuni Italiani  ha manifestato seria preoccupazione: “Non possiamo accettare un piano calato dall’alto. I sindaci sono autorità sanitarie e devono essere coinvolti nelle decisioni che riguardano i territori”.  Modifiche alla rete vengono richieste dall’opposizione ma anche dalla maggioranza, la bozza così come è non piace alla DC e lamentele ci sono pure dalle parti di Fratelli d’Italia. Il 17 luglio in commissione Sanità verrà approfondita la rete ospedaliera.

 

La bozza

La suddivisione dei posti letto in tutta la Sicilia è così riordinata, a fronte anche di un calo della popolazione residente rispetto alla rete del 2019:

ASP di Agrigento  i posti letto aumenterebbero da 901 (770 di Degenza Ordinaria e 131 Day Hospital) a 970 (854 DO e 116 DH);

ASP CALTANISSETTA: i posti letto diminuirebbero da 690 (573 di Degenza Ordinaria e 117 Day Hospital) a 655 (574 DO e 81 DH);

ASP CATANIA: i posti letto diminuirebbero da 810 (728 di Degenza Ordinaria e 82 Day Hospital) a 728 (657 DO e 71 DH);

ASP ENNA: i posti letto diminuirebbero da 555 (489 di Degenza Ordinaria e 66 Day Hospital) a 479 (435 DO e 44 DH);

ASP MESSINA: i posti letto diminuirebbero da 793 (705 di Degenza Ordinaria e 88 Day Hospital) a 718 (633 DO e 85 DH);

ASP PALERMO: i posti letto aumenterebbero da 723 (667 di Degenza Ordinaria e 56 Day Hospital) a 735 (666 DO e 69 DH);

ASP RAGUSA: i posti letto diminuirebbero da 885 (755 di Degenza Ordinaria e 130 Day Hospital) a 846 (745 DO e 101 DH) ;

ASP SIRACUSA: i posti letto aumenterebbero da 803 (723 di Degenza Ordinaria e 80 Day Hospital) a 845 (753 DO e 92 DH);

ASP TRAPANI: i posti letto diminuirebbero da 934 (795 di Degenza Ordinaria e 139 Day Hospital) a 926 (835 DO e 91 DH).

 

La posizione di Tranchida

Il sindaco di Trapani è molto critico con la rete ospedaliera, il 14 luglio l’aggiornamento della  conferenza dei Sindaci di  Trapani, si e’ conclusa con l’ennesimo rinvio al  17 luglio. Per Tranchida la proposta avanzata dalla Direzione dell’ASP e supportata anche dall’Assessorato regionale alla Sanità non convince i Sindaci: “Non convince prima ancora che nel merito della proposta - che porta ad un depotenziamento di diversi Ospedali - anche per l’assenza di motivazioni oggettive nel metodo. Ancor meno la giustificazione della mancanza di spazi all’Ospedale Sant’Antonio, che nel giro di qualche mese potrebbe fruire dei locali del Seminario Vescovile, oggi ancora locati al Libero Consorzio in favore di alcune classi dell’Istituto Alberghiero - atteso che la nostra AC ha financo formalmente consegnato i locali comunali dell’ex Hub vaccinale di via Salemi proprio per favorire tale delocalizzazione scolastica”.

 

Il sindaco di Trapani continua: “Invece di puntare agli auspicati centri di eccellenza territoriale, seppur diversificati per branca sanitaria, non appare chiara la strategia che sottace la proposta (quasi adombrando la logica orizzontale del riempire spazi funzionali invece di puntare alla crescita qualitativa e specialistica dei presidi ospedalieri) , rendendola inefficace a fronte della crescente fuga di cervelli e disperato turismo sanitario da parte dell’utenza”.

Per Tranchida non ci sono risposte concrete alle obiezioni ed osservazioni riproposte dai Sindaci di Castelvetrano e del Belice, di Salemi come di Marsala, e poi da Custonaci a Paceco: “ L’auspicio che per giovedì prossimo arrivino le attese risposte e necessarie correzioni. La Salute e’ bene primario e vitale, e questa nostra provincia già ammalata di malasanità e scandali non può certamente sottostare a talune incomprensibili scelte e con la testa bassa”.