Dopo Trapani, anche a Mazara del Vallo arriva lo stop alla musica a palla in mare. Con l’ordinanza n. 34 del 18 luglio 2025, la Capitaneria di Porto ha vietato l’utilizzo di strumenti di amplificazione sonora su tutte le imbarcazioni da diporto nel proprio circondario marittimo, ovvero lungo la costa che va da Capo Granitola fino al confine con Campobello di Mazara, includendo il porto mazarese e le aree marine adiacenti.
Il provvedimento nasce dalla necessità di contenere un fenomeno in crescita: feste a bordo di imbarcazioni private che, grazie a potenti impianti audio, diffondono musica udibile per chilometri lungo la costa. Una tendenza che, oltre a disturbare la quiete e l’ambiente, mette a rischio la sicurezza in mare.
Nell’ordinanza, il comandante Raffaele Giardina evidenzia infatti che queste emissioni sonore compromettono il corretto ascolto del canale 16, canale internazionale di emergenza marittima, e disturbano i segnali acustici di bordo, essenziali per evitare collisioni tra imbarcazioni. Particolare attenzione è rivolta anche alle zone entro i 500 metri dalla costa, dove si concentra la balneazione e sono più frequenti situazioni di emergenza.
La norma, si legge, è finalizzata alla “salvaguardia della vita umana in mare e della sicurezza della navigazione”. Per questo, viene esplicitamente vietato “l’utilizzo di strumenti di amplificazione sonora a bordo di qualsiasi tipo di unità da diporto” nel tratto di mare indicato.
Le sanzioni previste per chi viola il divieto sono pesanti e vanno dall’applicazione del codice della navigazione fino al codice penale (articoli 650, 659 e 673). L’ordinanza è già in vigore e consultabile sul sito della Guardia Costiera.
Si tratta della seconda ordinanza in pochi giorni con contenuti simili: lo scorso 18 luglio era stata la Capitaneria di Trapani a vietare la musica in mare nell’arcipelago delle Egadi e a San Vito Lo Capo. Un segnale chiaro delle autorità marittime per riportare ordine e sicurezza lungo le coste siciliane sempre più affollate nel periodo estivo.