Arriva una presa di posizione netta da parte del movimento Sinistra Futura Trapani contro le ultime dichiarazioni e iniziative di Valerio Antonini, presidente del Trapani Calcio e della Trapani Shark, che nei giorni scorsi ha annunciato la nascita di un suo movimento politico con tanto di slogan – “Make Trapani Great Again” – e cappellini rossi da 10 euro, il cui ricavato dovrebbe andare “agli ospedali trapanesi”.
Il titolo della nota è inequivocabile: “Trapani non è terra di conquista”. Un attacco frontale, che mette in discussione non soltanto le ambizioni politiche di Antonini, ma anche il metodo, lo stile, e soprattutto la commistione tra sport, potere economico e costruzione del consenso.
“Fare politica non è un’esibizione personale, né una prova muscolare ed economica – scrive Sinistra Futura –. È un lavoro collettivo, che parte dal bene comune e non dai proclami autoprodotti”.
Il movimento denuncia con forza quella che definisce una torsione autoritaria e verticistica del dibattito pubblico in città: “Trasformare l’entusiasmo per il basket in uno strumento di propaganda personale è una scorrettezza. I successi sportivi appartengono ai tifosi, non a un disegno di potere privato”.
“Un modello padronale, populista, che ricorda altre esperienze pericolose”
Sinistra Futura non usa mezzi termini nel descrivere il “modello Antonini”: un progetto che, secondo loro, rievoca esperienze populiste e reazionarie, e che affonda le radici in una visione padronale della società, dove lo sviluppo è lasciato ai privati e il territorio viene trattato come risorsa da colonizzare e mercificare.
“È preoccupante – si legge – che l’amministrazione comunale abbia concesso con tanta leggerezza la cittadinanza onoraria a una figura che oggi usa quella legittimazione istituzionale per attaccare, insultare e zittire chiunque osi criticarlo”.
“Servono visione e partecipazione, non slogan e fedeltà personale”
La nota elenca con lucidità le emergenze vere della città – dalla mobilità ai rifiuti, dall’acqua pubblica al decoro urbano – e denuncia il rischio che la propaganda personale finisca per svuotare la democrazia di contenuti reali: “Non servono cappellini, coriandoli o cotillon. Serve una politica vera, concreta, radicata nei bisogni reali delle persone”.
Un passaggio è dedicato anche alla solidarietà verso giornalisti, redazioni locali e cittadini che in questi mesi sono stati oggetto di “insulti e campagne diffamatorie” per aver espresso dissenso. “In democrazia, la critica non è un’offesa. È una risorsa, e va difesa”.
L’appello: “Costruiamo un fronte democratico contro nuove invasioni barbariche”
In chiusura, Sinistra Futura lancia un appello a tutte le forze democratiche del territorio – partiti, sindacati, associazioni culturali – a unirsi per “contrastare il vuoto e l’arroganza” e per impedire “nuove invasioni barbariche che rischiano di compromettere il tessuto civile della città”.
“Trapani merita rispetto. Trapani deve tornare a volersi bene”.
Un messaggio chiaro, che segna – forse – l’inizio di una nuova fase del confronto politico in città. Perché, al di là degli slogan e dei gadget, c’è un pezzo di città che non ci sta a essere spettatrice silenziosa di una narrazione a senso unico.