Il quadro politico in vista delle elezioni amministrative di Marsala del 2026 si arricchisce di nuovi tasselli. Tra nomine, alleanze in costruzione e formazioni che spuntano come funghi dopo la pioggia, i movimenti locali provano a ritagliarsi uno spazio nel mosaico delle candidature, in attesa che i grandi partiti sciolgano le riserve. Ecco gli ultimi sviluppi.
Angela Giacalone in campo con Grande Sicilia: diritti civili e inclusione
A rompere il silenzio, questa volta, è Grande Sicilia, che rafforza la propria struttura cittadina con la nomina della dottoressa Angela Giacalone a co-coordinatrice del partito a Marsala, accanto a Michele Gandolfo. La delega assegnata alla Giacalone è tutt’altro che simbolica: diritti civili e civismo, ambiti che nel lessico di questi tempi sembrano scomparsi dai radar, ma che tornano ora a essere rivendicati come “leve fondamentali per la rigenerazione sociale, culturale ed economica della città”.
A benedire la nomina c’è Gianfranco Micciché in persona, che con toni degni di una riforma dello Statuto autonomo dichiara: “Non c’è vera rigenerazione senza rispetto della persona, dei suoi diritti e della sua dignità”. Più terra-terra la diretta interessata, Angela Giacalone, insegnante di sostegno ed espressione della società civile, che parla di impegno, fiducia e – non poteva mancare – della necessità della presenza femminile in politica. Se seguirà una candidatura vera o si resterà nei comunicati, lo scopriremo presto.
Uguaglianza per la Sicilia: due liste, un (misterioso) candidato sindaco
C’è poi Uguaglianza per la Sicilia, movimento guidato da Salvatore Rubbino, che ha riunito i suoi (tra cui Martino Morsello, Mario Figlioli, Enzo Genna e altri) per fare il punto sulle amministrative. Il risultato? La nascita di due liste: una si chiamerà proprio “Uguaglianza per la Sicilia”, l’altra “Cavaliere d’Italia” (nome evocativo, ma dal significato ancora oscuro).
La vera notizia, però, è che il movimento ha individuato un candidato sindaco. Il nome, naturalmente, è top secret – sarà svelato, dicono, “in una successiva assemblea” e proposto a tutti i movimenti civici e ai partiti del centrodestra. Se accettano, bene. Altrimenti, si valuta un altro nome “a maggioranza o all’unanimità”. La democrazia creativa si aggiorna.
Generazione Futura Lab: dialogo sì, ma senza tessere
Infine, si segnala l'attivismo silenzioso ma costante di Generazione Futura Lab, associazione civica che si propone come luogo di ascolto e confronto, “oltre gli schieramenti politici”. Dopo gli incontri con altri attori del territorio, in questi giorni il movimento ha incontrato Andreana Patti, candidata sindaca e fondatrice del movimento “Si Muove la Città”.
L’associazione, presieduta da Maurizio Spanò, ha ribadito la propria apertura a tutti i candidati che vorranno confrontarsi “su progetti seri, concreti e utili per la città”, sottolineando che l’appartenenza ideologica non sarà un ostacolo. Niente tessere, niente congressi: chi vuole aderire scrive una mail, e se ne parla.
Tanti movimenti, tante idee, molte parole d’ordine condivise: civismo, rigenerazione, diritti, territorio. Ma alla fine, anche questa tornata amministrativa si giocherà su candidati credibili, alleanze solide e – come sempre – voti veri. Per il momento, gli aspiranti protagonisti del “nuovo corso” marsalese stanno prendendo le misure. Il ballo sta per cominciare. E la musica, a giudicare dalle prime note, promette bene. O almeno promette.