Sindaco Tranchida a Trapani si voterà tra qualche anno eppure i motori iniziano a scaldarsi già da adesso. Valerio Antonini è sceso in campo, ma da allenatore, con il Movimento Rinascimento. Lei ha capito con quale programma e con quale obiettivo per Trapani? Va da sé che tutti vogliono una Trapani grande, più che un progetto politico sembra una equipe multidisciplinare, no?
Io sapevo che le norme sportive vietassero l’uso di effetti fumogeni, anche perché possono creare problemi di panico e sicurezza, ma si sa: io sono uno sportivo di bassa categoria rispetto alla nomenclatura che spira in città. Io penso che l’imprenditore Antonini voglia utilizzare i successi sportivi indubbi, motivo per il quale è stata anche riconosciuta la cittadinanza onoraria dal consiglio comunale, ma voglia utilizzarli come cavallo di Troia. Abbiamo pure capito che per lui investire a Trapani o ad Acireale poco importa, l’importante è che arrivi a fare business commerciale. Ci sta, è un imprenditore. Però non si può giocare a strumentalizzare i valori, i colori e la storia della maglia granata per raggiungere solo obiettivi commerciali. Sta cercando in tutti i modi di affermare i propri interessi, bisogna vedere fino a che punto sono sportivi o di altro tipo, e l’ha fatto aprendo un contenzioso unilaterale, con affermazioni false. L’Amministrazione comunale si muove nell’alveo di percorsi fatti di procedure amministrative, di norme, di leggi e di legalità, avendo ben chiara la separazione dei poteri. Nell’ambito gestionale dei funzionari che fanno il calcolo delle bollette della luce, contratti e così via, è lì che sono gli indirizzi politici e amministrativi. Poi ci ha tentato pure con una campagna, che continua, mediatica e stampa, non solo social, ed è un’altra forma di pressione verso l’Amministrazione comunale. In ultimo sta giocando la partita politica, del tipo: scendo in campo, gioco l’ultima “fiche”, guardo ai miei interessi anche qui politici, perché aspiro ad una candidatura in quota Forza Italia al Senato, dall’altro lato metto tutto in discussione e se riesco mando a casa questo sindaco e questa amministrazione, che è quello che si frappone al raggiungimento di obiettivi e di interessi più imprenditoriali che sportivi, che però devono essere ricondotti, diversamente non può trovare terreno fertile, a canali leciti e a procedure amministrative trasparenti. Le autostrade ci portano lontano, le “trazzere” prima o poi creano dei problemi. Noi privilegiamo le autostrade, dunque percorsi di legalità e trasparenza, sta roba non si concilia anche con i tempi degli investimenti che vorrebbe fare l’imprenditore Antonini. Ecco perchè mi sono fatto un film sul perché voleva investire ad Acireale, lì c’è un bellissimo palazzetto dello sport di 8mila posti, un pò quello che vorrebbe realizzare su Trapani.
Credo che l’unico punto del programma politico che abbia Antonini è quello di togliere di mezzo Tranchida e questa amministrazione comunale. Dal punto di vista programmatico io ho solo sentito dire che vuole mettere a bando gli immobili di via Garibaldi per fare degli hotel. Però non ho capito quali sono questi immobili, il Comune non ha immobili in via Garibaldi, ad angolo c’è solo un servizio demografico che abbiamo portato lì per facilitare i cittadini. Credo che faccia un pò di confusione, dovrebbe studiare un poco di più, forse si riferisce ai palazzi della Sovrintendenza e quelli sono di proprietà della Regione. Forse si riferisce ai palazzi del Libero Consorzio comunale e sono di proprietà della Provincia. O forse si riferisce a qualche palazzo privato, e che fai glielo espropri? Con quali soldi? E’ più facile che un imprenditore investa su qualche vecchio palazzo, ce ne stanno tanti in vendita e realizzi strutture ricettive, molti imprenditori lo hanno già fatto. A Trapani grazie al piano di recupero del centro storico abbiamo, grazie al regolamento che approvato, ci sono pezzi di quartiere che si possono demolire e ricreare con la cubatura per fare delle strutture che siano di servizio tanto per le residenze private o strutture commerciali. Ho sentito finora solo questo come punto di programma, le idee sono confuse.
L’arrivo dell’imprenditore in città è stato da quasi tutti salutato in maniera trionfale. Un imprenditore che investe è un bene. C’era bisogno di conferire una cittadinanza onoraria? Per il Prefetto Sodano ci sono voluti anni di attesa e un balletto infinito che ha svilito anche la vera essenza dello Stato. Qui, la sua opposizione ha proposto e la sua maggioranza ha accolto. Perchè questa fretta e quali i meriti?
La notte in cui siamo andati in A si è scatenata la proposta anche da parte dell’opposizione. Ricordo che insieme alla giunta avevamo fatto una sottoscrizione con una colletta personale per consentire ai trapanesi di guardare sul grande schermo quella partita di basket. L’opposizione ha fatto la proposta, la maggioranza l’ha avallata, chiarendo che i meriti sportivi ci stavano tutti per avere portato in serie A il basket e anche per aver recuperato il Trapani calcio. Questo è un tema, c’è da precisare però che quando è intervenuta la mia Amministrazione abbiamo fatto due cose per quanto riguarda il Predetto Sodano: abbiamo subito intitolato l’ex aula consiliare di rappresentanza di Palazzo d’Alì al Prefetto del popolo, e poi abbiamo chiesto alla moglie e al figlio di accettare il conferimento della cittadinanza onoraria, seppure post mortem, e anche questa cosa sono riuscito a portarla in porto con la mia maggioranza. Non posso assumermi la responsabilità di quello che è accaduto negli anni in cui governavano altri. Altro quesito potrebbe essere: ma se la cittadinanza onoraria conferita per meriti sportivi ad una persona che comincia a manifestarsi, non tanto sul piano politico, ma da un punto di vista dei contrasti e dei confronti così offensivi nei confronti di un Comune, degli impiegati, dell’amministrazione, se non possa venire meno uno degli elementi importanti che è quello di essere più o meno degni della cittadinanza.
Sindaco, lei non gira attorno alle cose e dice ciò che pensa. Oggi qual è la realtà dei rapporti tra la cosa pubblica, da lei amministrata, e il privato Antonini che gestisce impianti sportivi(pubblici)? La cittadella dello sport s’ha da fare oppure no?
Noi abbiamo sostenuto l’idea della Cittadella dello sport senza se e senza ma quando l’imprenditore la palesava con un rendering. L’abbiamo fatto perchè in quell’area, oggetto di contrattazione con il demanio dello Stato, area ex aeroporto di Milo, avevamo in corso un confronto per redigere il piano Città di Trapani. Parlo dell’estate scorsa, a settembre/ottobre poi quando abbiamo esposto le linee generali abbiamo anche posto il tema, il demanio riprende l’argomento quando fa delle osservazioni sull’area a sud dell’autostrada, che è area vincolata, quindi da svincolarsi. Questa cosa a noi non è mai andata giù, non si capisce perchè qualche anno prima, invece, si doveva fare una grande speculazione demaniale/statale valorizzandola come un grande specchio d’acqua per fare fotovoltaico. Due: il Comune da tempi non sospetti aveva destinato lì l’area per l’interporto. Quell’area oggi è indispensabile per la città di Trapani, in questi anni grazie ad una sinergia politica istituzionale con l’autorità del sistema portuale, guidata da Pasqualino Monti, abbiamo fatto l’escavazione dei fondali. Per far partire quel porto, che diventa fondamentale per tutto il traffico del mare della Sicilia occidentale, l’area è essenziale: da una parte abbiamo la città, nel contesto urbano rispetto al porto, dall’altra parte c’è la riserva delle saline e poi c’è la zona industriale. Dunque individuare un’area per un interporto, che sia lontana dal contesto urbano e dallo stesso porto, l’unica area possibile è questa dell’ex aeroporto di Milo. C’è pure un vincolo e un progetto candidato, mi si dice pure che al tempo del sindaco Mimmo Fazio si conquistò il finanziamento per fare l’interporto ma non c’erano i soldi per pagare al demanio il riscatto del terreno.
Questo è il quadro. L’imprenditore Antonini propose con un rendering il progetto che si estende a sud dell’intera area, compresa quella destinata all’interporto. Quando invece il demanio si mise di traverso, nonostante in sede romana l’imprenditore Antonini ebbe diverse interlocuzioni e garanzie, così da portarmi una carta bianca, che è ancora in mio possesso, lì si pose il problema. Ad aprile si optò per un’area più a nord dell’autostrada e più contenuta, so che ha avuto interlocuzioni diretta con il demanio e aspetta che si faccia l’avviso.
La cittadella dello sport non ha alcuna contrarietà politica, dal punto di vista tecnico-urbanistico, quando presenterà il progetto, sarà competenza degli uffici comunali la bontà progettuale. Non c’è alcuno ostacolo politico e nemmeno, immagino, di natura tecnica se rispettosa delle procedure e delle norme. I tempi però non li decide il sindaco di Trapani, li decide il demanio.
I consiglieri di opposizione la descrivono come il male assoluto per la città, pensano alla mozione di sfiducia. Andiamo in ordine: principali cantieri attualmente aperti a Trapani e quali benefici porteranno? Ci sono piani per la riqualificazione del centro storico o dei quartieri?
Abbiamo conquistato centinaia e centinaia di milioni di euro di finanziamenti, partecipando a bandi. Il più grosso è quello dei 15+15 milioni di euro per il rifacimento del quartiere di Cappuccinelli, il famoso doppio finanziamento PINQuA, per intervenire sulle abitazioni popolari ex Iacp, come ho fatto quando ero ad Erice con il quartiere di San Giuliano. Così anche sugli impianti sportivi di rigenerazione urbana, come l’ex mattatoio, abbiamo già fatto il primo lotto e sono iniziati i lavori del secondo. Ho spostato il CCR alla zona industriale, dunque quell’area verrà riqualificata anche da un punto di vista delle infrastrutture, rappresentando un’area per la valorizzazione turistica balneare della litoranea nord. In più verranno fatti il sistema idrico, fognario, quello delle acque bianche, impianti elettrici. Tutto questo anche per scongiurare allagamenti. E poi c’è la riqualificazione ambientale, sportiva, quella del mercato. In tutte le scuole poi abbiamo i cantieri aperti, dalle frazioni al centro città, alcuni li abbiamo già finiti a Xitta e abbiamo iniziato a Fulgatore: dare sicurezza ai bambini, al corpo docente, alle famiglie. Al centro storico ci sono un sacco di cantieri aperti, vanno a rilento per problemi con la ditta appaltatrice, c’è la riqualificazione di palazzo Lucatelli, lì diventerà un polo attrattivo culturale; a breve partono i lavori per la riqualificazione di piazza Mercato del pesce, dedicata da questa Amministrazione a Mauro Rostagno. Sono iniziati i lavori sulle mure di Tramontana, per collegare i due bastioni: questa grande promenade sul mare. A via botteghelle abbiamo tolto l’asfalto e messo la pavimentazione in pietra e fatto il sistema idrico. Sono arrivati adesso i 9 bus e un altro finanziamento abbiamo conquistato per il potenziamento della flotta; abbiamo preso i finanziamenti per la video sorveglianza, sono partiti i lavori per l’efficientamento energetico, stiamo rifacendo tutta l’illuminazione del centro storico. Abbiamo partecipato al bando regionale per la riqualificazione di villa Rosina, prevedendo a carico pure dell’Amministrazione la somma di 3 milioni e 600.
Stiamo intervenendo sul sistema acquedottistico di Bresciana, rispetto infatti ad altre realtà della provincia, seppure siamo in emergenza, stiamo avendo molto meno problemi.
E poi abbiamo un sacco di finanziamenti in corso per gli impianti sportivi, efficientamento energetico per la piscina comunale, entro l’anno termineranno i lavori della palestra di via Dante Alighieri e sempre entro l’anno partiranno i lavori per la Soffolta, un vecchio finanziamento che abbiamo recuperato. Siamo anche pronti per la bonifica dell’area di tonnara tipa. Abbiamo fatto un primo stralcio di ciclabile e adesso abbiamo candidato gli altri. Molte altre opere sono candidate con la FUA.
Anche con il Distretto 50, capofila il Comune di Trapani, abbiamo conquistato diversi finanziamenti nel campo delle Politiche sociali. Ci stiamo occupando anche dei piani personalizzati di vita per i ragazzi con disabilità puntando anche al Dopo di noi.
Con i fondi del PNRR la sua Amministrazione ha partecipato alla Missione 1 sulla digitalizzazione, alla Missione 5 sulla inclusione e coesione con il recupero di spazi di pregio urbano come Palazzo D’Alì, padiglione Liberty, giardino di Villa Margherita e via Mura di Tramontana. A che punto sono?
Tutti questi cantieri sono in corso. Tutti.
Ultima domanda che, guardi, non è di parte ma aiuta a perimetrare lo spazio della libertà inviolabile di espressione, nonché la libertà di stampa. Nessuno può essere imbavagliato o, peggio, attaccato violentemente. Perchè quando Antonini lo ha fatto contro la redazione di Tp24, non ha detto una sola parola?
Nella mia vita non ho mai preso posizioni su argomenti di contrasto tra un organo di informazione e un imprenditore, un partito politico, un'associazione . L’ho fatto a mia difesa nel momento in cui sono stato attaccato, anche da cronache giornalistiche un po ' surreali e tendenziose. Andate a guardare, voi di Tp24, se nella storia del tempo abbia io mai preso una posizione entrando a gamba tesa in un dibattito o in un confronto tra una testata giornalistica e un altro soggetto. Mai fatto. Lo faccio solo quando sono chiamato in causa, ognuno ha il suo ruolo. Aggiungo una cosa: una tale contestazione simile, con questa domanda, viene fatta da imprenditori che si ritengono gabbati dal sistema Antonini. E mi son permesso di dire a questi imprenditori di girare tutto all’autorità giudiziaria per un approfondimento.