Capo d’Orlando si prepara a un appuntamento importante. Mercoledì 30 luglio alle 19:30, nella sede della “Fondazione Musarra”, verrà inaugurato lo “Spazio Mediterraneo”, un nuovo luogo dedicato all’arte contemporanea. È un progetto pensato per arricchire la vita culturale della città e creare un punto d’incontro per artisti e appassionati. Per aprire questo nuovo spazio è stata scelta la mostra “Narrazioni Visive”, curata da Massimo Scaringella, che da anni porta l’arte italiana nel mondo. In esposizione ci saranno opere di artisti provenienti da paesi diversi – dal Brasile all’Argentina, dalla Cina alla Finlandia, insieme a nomi italiani – che attraverso pittura, fotografia, scultura e installazioni raccontano storie, memorie e identità.
Ogni artista porta uno sguardo personale: Karina Amadori (Brasile) trasforma la spiritualità in immagini, Lucia Calabrino (Argentina) parla della forza e della fragilità dell’essere donna, Titti Faranda gioca con memoria e metafora nelle sue installazioni. Luciana Ghisi lavora con un linguaggio pittorico essenziale, Franco Giletta cerca l’essenza del reale, Flavia Mitolo dà forma all’energia interiore. Michele Moschetto mette in dialogo la pietra con il digitale, Arndt Christian Muller racconta storie operaie con i suoi “martelli”, Michel Oz ricicla manifesti urbani, Ermanno Polla unisce memoria e cambiamento, Tuomo Rosenlund mescola ironia e malinconia, Guita Soifer racconta memorie stratificate, Michele Stanzione ferma il tempo con la luce e Enzo Tardia invita a perdersi tra forme e colori.
“La mostra intende mettere in dialogo poetiche diverse in un unico racconto collettivo - spiega Scaringella- dove ogni opera è una storia visiva che arricchisce la lettura del nostro tempo”.
Lo “Spazio Mediterraneo” è un progetto della “Fondazione Musarra”, nata nel 2003 per iniziativa di Alfonsina Musarra e oggi diretta da Enzo Favazzi. Non sarà solo una galleria, ma un luogo aperto, dove far incontrare linguaggi e generazioni diverse, dove la tradizione locale dialoga con il contemporaneo, proprio come il Mediterraneo è da sempre un ponte tra culture.
Dorotea Rizzo