Un immobile confiscato alla mafia si trasforma in un presidio sociale. Don Francesco Fiorino, presidente dell’Opera Mons. Gioacchino Di Leo ODV, lancia un appello pubblico per sostenere la nascita a Marsala di un Centro di ascolto contro le dipendenze patologiche, che sorgerà in via Bue Morto, in un bene sottratto alla criminalità organizzata.
La struttura, intitolata alla memoria di don Vincenzo Sorce, prete siciliano impegnato nella lotta alla marginalità e nella formazione dei giovani, sarà uno spazio aperto al territorio, pensato per informare, sostenere e accompagnare giovani e famiglie, in sinergia con i servizi pubblici, per contrastare le dipendenze.
L’appello è rivolto a tutta la comunità: cittadini, istituzioni, sindacati, imprenditori, associazioni, banche. Oltre alla collaborazione, don Fiorino chiede anche un sostegno economico per rimettere in sesto l’immobile, che risulta vandalizzato e privo di impianti.
Ecco l'appello di don Fiorino.
Alle cittadine e ai cittadini di Marsala
Ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche, dei partiti e movimenti politici
Ai responsabili delle organizzazioni che rappresentano i lavoratori
Ai responsabili di aziende ed esercizi commerciali
Ai responsabili degli istituti di credito
Ai responsabili degli enti e delle organizzazioni sociali e di solidarietà
A quanti si battono per una società inclusiva e più giusta
«Nella mattinata di mercoledì 23 luglio 2025, il Comune di Marsala, tramite i suoi uffici competenti, ha consegnato all’Opera Mons. Gioacchino Di Leo ODV l’immobile confiscato alla criminalità organizzata sito nella via Bue Morto di Marsala.
Nel suddetto immobile la nostra Organizzazione di Volontariato, promossa e sostenuta dal Vescovo pro tempore della Diocesi di Mazara del Vallo, realizzerà un Centro di ascolto contro le dipendenze patologiche che sarà intitolato alla memoria di don Vincenzo Sorce, un prete siciliano che ha dedicato la vita agli ultimi, all’accoglienza di tanti giovani in difficoltà nonché alla formazione scientifica, sociale caritativa.
Il Centro di ascolto vuole essere un “punto di riferimento” di informazione e di sostegno per le famiglie e per i giovani - in costante collaborazione con i competenti servizi pubblici, a cominciare dal “Servizio Dipendenze” - per evitare che tanti giovani cadono nel tunnel delle droghe e delle altre dipendenze patologiche, per offrire le indispensabili conoscenze per non prendere decisioni e scelte affrettate e negative, per indicare gli appositi servizi pubblici e le realtà associative che operano nel campo della riabilitazione socio-sanitaria e per dare infine la possibilità di occasioni di socializzazione positiva e di incontri formativi.
Il Centro di ascolto chiede collaborazione e anche un generoso sostegno economico per le iniziative che si svolgeranno, oltre che per il risanamento dei locali dell’immobile confiscato che negli ultimi anni è stato vandalizzato, privato dell’impianto elettrico e di alcuni infissi.
Invitiamo tutti coloro che credono nella solidarietà fattiva, nella cittadinanza attiva e responsabile, nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia, di venirci incontro dando il loro contributo possibile. Siamo convinti che il valore sociale, economico e simbolico di queste azioni consente davvero di costruire una società libera dalle mafie e che si riappropri dei beni che esse hanno sottratto alla collettività. Vi ringraziamo fin d’ora del vostro prezioso apporto solidale e comunitario. Informeremo periodicamente delle offerte pervenute e delle iniziative che saranno realizzate.»
Come contribuire
Chi vuole sostenere il progetto può farlo con un bonifico bancario:
Intestatario: OPERA MONS. GIOACCHINO DI LEO ODV
IBAN: IT39N0895281880000000155943
Causale: CENTRO DI ASCOLTO CONTRO LE DIPENDENZE
Per ulteriori informazioni e adesioni:
don Francesco Fiorino – 393 9114018
operadileo@gmail.com