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27/07/2025 17:00:00

Bambina di 11 anni muore a Palermo. Benzina sui vestiti e segni di violenza

Una bambina di 11 anni è morta la scorsa notte all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo. A portarla in condizioni disperate sono stati la madre e il compagno. La piccola aveva i vestiti intrisi di benzina e segni di violenza sul collo. Un quadro gravissimo che ha spinto la Procura dei minori di Palermo ad aprire un’indagine, anche se – al momento – l’ipotesi dell’omicidio sarebbe esclusa. I magistrati hanno infatti aperto un fascicolo di atti non costituenti reato.

 

Sul caso indaga la squadra mobile di Palermo. È stata disposta l’autopsia, che sarà eseguita all’istituto di medicina legale del Policlinico, per chiarire le cause della morte. Al momento non si esclude alcuna pista: si attende di sapere se il decesso sia stato provocato da cause naturali o da ingestione accidentale di benzina, forse somministrata dalla bambina stessa o da uno dei fratellini più piccoli.

 

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la piccola era affetta da gravi patologie: soffriva di encefalite, era paralizzata e già in passato era stata ricoverata più volte all’ospedale dei Bambini per crisi epilettiche resistenti ai farmaci.

 

La bambina viveva in un’abitazione nella zona semi-periferica della stazione centrale, insieme alla madre – una donna di 31 anni con altri quattro figli – e al nuovo compagno, che però ieri non era in casa. I due sono stati ascoltati dagli inquirenti, così come il padre naturale della piccola, che è stato informato della situazione e si è precipitato in ospedale. Anche alcuni vicini sono stati interrogati dalla polizia: è stata la madre a lanciare l’allarme, dopo essersi accorta che la figlia stava male. Nessuno però, nel quartiere, si sarebbe accorto di nulla fino all’arrivo degli agenti.

 

L’appartamento, una palazzina a un piano, è stato posto sotto sequestro. Al suo interno è stata trovata e sequestrata una bottiglietta contenente benzina.

In attesa degli esiti degli accertamenti medico-legali, la Procura dei minori ha disposto il trasferimento degli altri figli della donna in una casa famiglia.