×
 
 
28/07/2025 10:12:00

Scoperta maxi fabbrica di sigarette illegali. L'inchiesta partita dalla Sicilia

Un’imponente fabbrica clandestina di sigarette, capace di produrre 2 milioni di “bionde” al giorno, è stata scoperta dalla Guardia di Finanza al termine di un’indagine partita da Palermo. Una maxi operazione che ha svelato un colossale traffico di tabacchi di contrabbando e che, secondo gli inquirenti, avrebbe potuto garantire un profitto illecito di oltre 120 milioni di euro l’anno.

 

È in Puglia che sono stati trovati gli impianti, ma è dalla Sicilia che tutto è cominciato. I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, su delega della Procura Europea (E.P.P.O.) – Ufficio di Palermo, sono risaliti a una rete criminale attiva su scala internazionale partendo da alcuni sequestri effettuati proprio nel capoluogo siciliano nei mesi scorsi. Da lì, con pedinamenti, droni e appostamenti, hanno seguito i carichi fino a Stornara (in provincia di Foggia), dove è stato individuato un opificio industriale da oltre 3.000 metri quadri, attrezzato con macchinari ad alta tecnologia e strutturato su due piani.

All’interno dello stabilimento, definito “un impianto all’avanguardia”, sono state trovate 13 tonnellate di sigarette già confezionate, tabacco sfuso, materiali per la contraffazione dei marchi Marlboro e Chesterfield, oltre a 10 operai – tutti di nazionalità ucraina e bulgara – alloggiati in stanze di fortuna ricavate nella stessa struttura.

 

Il valore dell’impianto è stimato in oltre 1,3 milioni di euro. Se le sigarette sequestrate fossero state immesse sul mercato, il danno per le casse dello Stato e dell’Unione Europea – tra accise e IVA – sarebbe stato di 3,2 milioni di euro. Ma i numeri dell’intero traffico sono ancora più impressionanti: l’impianto, secondo gli inquirenti, era in grado di generare 350 mila euro al giorno di profitto illecito. In un anno, oltre 120 milioni di euro, con un danno alle finanze pubbliche di circa 80 milioni.

Oltre allo stabilimento di Stornara, un secondo sito è stato individuato e perquisito ad Andria: anche qui, materiale per la produzione e il confezionamento di sigarette illegali. Tutti i soggetti coinvolti sono stati denunciati per contrabbando di tabacchi e contraffazione di marchi.

 

Il Comando di Palermo rivendica il ruolo chiave dell’inchiesta, sottolineando la complessità dell’operazione e l’importanza della collaborazione con la Procura Europea. In attesa del giudizio definitivo, per gli indagati vale il principio di presunzione d’innocenza