×
 
 
29/07/2025 14:01:00

Incendi. Legacoop: "Regione impreparata". Safina: "Verità sui mezzi aerei"

Monte Cofano, Monte Inici, la Riserva dello Zingaro: nomi simbolo della natura siciliana ridotti in cenere. Il 25 luglio 2025 sarà ricordato come uno dei giorni più drammatici nella lunga e triste storia degli incendi estivi in Sicilia. Ettari di vegetazione andati in fumo, fauna selvatica decimata, comunità rurali in ginocchio, aziende agricole devastate. Le immagini delle montagne in fiamme e dei cieli oscurati dal fumo parlano da sole.

Ma con loro parlano anche le denunce. In molti in questi giorni puntano il dito contro la Regione Siciliana.

 

Legacoop Sicilia: “Ogni anno lo stesso disastro. Basta impreparazione”
A lanciare l’allarme, con toni durissimi, è Legacoop Sicilia, insieme a Legacoop Agroalimentare. I vertici dell’organizzazione cooperativa, Filippo Parrino e Mimmo Pistone, parlano di “ennesimo disastro annunciato” e accusano la macchina regionale di essere completamente inadeguata.

«Roghi ovunque, chilometri di macchia mediterranea in fumo, uliveti, vigneti, frutteti e pascoli distrutti. Le cooperative agricole sono in ginocchio», denunciano. Mancano prevenzione, monitoraggio, presidi territoriali, mezzi e uomini. E mentre la Sicilia brucia, dalla Regione – secondo Legacoop – arrivano solo ritardi e silenzi.

Tra le proposte avanzate: un piano straordinario e pluriennale di prevenzione e manutenzione dei boschi, un fondo regionale di emergenza per le aziende agricole danneggiate e un osservatorio permanente sul cambiamento climatico che coinvolga anche enti locali e associazioni. «La cooperazione è pronta a fare la propria parte, ma serve volontà politica. Senza una svolta, rischiamo di perdere per sempre un patrimonio che non ha eguali», avvertono.

 

Safina (Pd): “Serve verità su mezzi aerei e risposte urgenti”
Sul fronte politico, il deputato regionale del Partito Democratico Dario Safina ha presentato un’interrogazione urgente al governo regionale, chiedendo chiarimenti sulla gestione dell’emergenza del 25 luglio. Nel mirino, in particolare, l’impiego dei mezzi aerei: «Vogliamo sapere quanti elicotteri e canadair sono stati impiegati, e con quali criteri sono stati distribuiti sul territorio. Non possiamo continuare ad affrontare ogni estate come fosse la prima».

Safina parla di un disastro senza precedenti, con danni ambientali gravissimi anche per le specie protette, e di una Regione che si affida ancora all’improvvisazione. «Basta slogan da campagna elettorale. La tutela del nostro patrimonio naturale deve diventare una priorità politica vera. Servono risposte. E servono adesso», incalza.