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29/07/2025 06:00:00

Accoglienza da incubo a Trapani: turista lombardo denuncia l'ufficio turistico

Un ufficio turistico aperto, con tanto di cartelli e depliant visibili dall’esterno, ma che alla prima richiesta di informazioni risponde: «È chiuso». È quanto ha denunciato Giuseppe Coletti, turista lombardo in vacanza a Trapani con la famiglia, che ha deciso di protocollare formalmente una segnalazione al Comune.

Il fatto è avvenuto la mattina del 23 luglio, intorno alle 10:20, presso l’ufficio di informazione turistica (Trapani infopoint) in via Torre Arsa, nel cuore del centro storico. «Siamo entrati con mia moglie e i nostri due figli – racconta Coletti – e ci ha accolto una signora che, senza nemmeno guardarci, ha detto seccamente “È chiuso”».

Una risposta che il turista definisce «maleducata e infastidita», tanto da spingerlo a chiedere spiegazioni. «Ho chiesto almeno una cartina per i bambini, per far capire loro dove ci trovavamo, ma non c’è stato verso. Alla fine me la sono presa da solo da uno scaffale». A quel punto, dopo aver chiesto informazioni sulle escursioni, la replica sarebbe stata ancor più disarmante: «È tutto privatizzato, che ne so io».

Secondo quanto riferito da Coletti e dalla moglie, l’operatrice avrebbe spiegato che non avrebbe dovuto essere nemmeno lì, perché la collega era in malattia e lei sostituiva temporaneamente. «Ma questo non giustifica un atteggiamento del genere – dicono – perché l’accoglienza dovrebbe essere la prima preoccupazione di una città turistica». 

Dopo l’episodio, la famiglia, proveniente dalla provincia di Monza, si è spostata verso il centro e, passando davanti al Municipio, ha deciso di non lasciare cadere la vicenda. «Ho chiesto un foglio e ho scritto a mano una segnalazione – spiega Coletti – poi l’ho protocollata al Comune. Mi hanno dato il numero e la fotocopia, anche se inizialmente sembravano riluttanti».

La segnalazione è ora agli atti con numero di protocollo 0063827. Nel documento, Coletti ha scritto:
«Mi reco presso l’ufficio turistico aperto con la targhetta '10 maggio – via Barbieri', convinto di aprire un dialogo civile. Arriva una urlona che chiude con 'è chiuso'. La risposta è secca, infastidita. Richiedo se quindi dov’è l’ufficio: mi consiglia, poi mi dice 'non lo so'. A questo punto decido di andare via. Una città che si dichiara turistica e serve un ufficio turismo valutato poi a chiusura, con l’80% degli stranieri… che risposte dà?»

Lo stesso trattamento non sarebbe stato risparmiato ad altri utenti. «Io sono italiano, ho potuto trattenere la rabbia - ha aggiunto il malcapitato turista - ma dopo di noi è entrata una famiglia francese. Immaginate come si sono sentiti. Non si può respingere così la gente che arriva».

Il gesto di Coletti ha suscitato anche reazioni dentro Palazzo D’Alì. «Ho visto movimento – racconta – impiegati incuriositi, qualcuno è venuto a vedere cosa stava accadendo. Ma mi è stato fatto capire che certe persone fanno così perché si sentono coperte dai vertici».

Un segnale che qualcosa non funziona nella gestione dell’informazione turistica e nell’accoglienza al pubblico. Perché, come dice la moglie di Coletti: «Noi volevamo solo una cartina per i bambini. Ma la cosa più grave è entrare e sentirsi dire “è chiuso” da un ufficio turistico aperto».

Il giorno successivo alla segnalazione del signor Coletti, l’impiegata presente all’ufficio turistico ha accolto i visitatori distribuendo regolarmente le cartine della città. «Adesso sono stata autorizzata», ha spiegato a chi si è presentato quella mattina. Una frase che, nella sua semplicità, lascia intuire che l’ufficio – collocato all’interno di Palazzo Cavarretta, sede del Consiglio comunale – fosse rimasto operativo nonostante l’assenza momentanea di personale dedicato all’accoglienza turistica. Una chiusura temporanea, in effetti, non sarebbe stata possibile: l’ingresso dell’ufficio coincide con l’unico accesso attualmente agibile allo stabile, dopo la chiusura del portone principale di via Torrearsa per motivi di sicurezza. L’info point turistico si trova infatti nell’androne di quella seconda entrata, dove probabilmente l’impiegata era stata assegnata con funzioni di vigilanza e per presidiare il materiale informativo.

 

AGGIORNAMENTO – Il Comune si scusa con il turista e annuncia novità
Dopo la segnalazione del signor Coletti, il Comune ha formalizzato le scuse e offerto alla famiglia un soggiorno gratuito. Avviato anche un procedimento interno. L’ufficio turistico sarà presto trasferito in locali più ampi a Palazzo Cavarretta e potenziato con nuovo personale. Tutti i particolari qui.