Nei giorni scorsi, una foto pubblicata su Facebook recitava: "Per realizzare quello che i cittadini vogliono! Rilanciamo Marsala". Erano immortalati quelli che un utente ha definito la "gang Juparanà boys", ovviamente riferito ai consiglieri comunali in carica, tra cui, a parere dell'utilizzatore, mancava Lele Pugliese. Da sinistra verso destra, si riconoscevano: l'autore del post, l'ex assessore della giunta Grillo, dott. Michele Gandolfo, Di Pietra, Vito Milazzo, Fici, Giacalone e Orlando. L'argomento, ovviamente, era la creazione di una coalizione vincente per le amministrative dell'anno prossimo.
Facendo i "conti della gleba", nel 2020 la lista VIA dello psichiatra (escluso Fernandez, passato in altro campo) si assicurò circa 2.300 voti. Gli altri cinque, con il sostegno di Flavio Coppola (che ha già dato il suo endorsement a Fici), contano su ulteriori appoggi: quello della nuova DC Sicilia di Cuffaro e, di conseguenza, di W. Alagna, oltre al supporto dell'amico e collega del gruppo consiliare Impegno Comune, Rodriquez. Infine, c’è quello di E. Milazzo di ProgettiAmo, e l’appoggio dell'ex vicesindaco Paolo Ruggieri, genitore della lista con altri circa 2.600 voti, oltre a E. Martinico, segretaria comunale di Forza Italia. Il partito azzurro sembra essere l'approdo naturale per N. Fici, dopo aver navigato nei mari in burrasca del PD e di Cento Passi per la Sicilia.
A tal proposito, vorrei chiedere agli altri due “partigiani” del partito ispirato a Peppino Impastato, Gesone e Nuccio, quale sia stato il criterio di selezione dei due consiglieri. Perché, a naso, sembra richiamare quello dei capibastone. Tornando ai numeri, ci sono altre 9.250 preferenze per un totale di 11.550, una cospicua base di partenza.
Peccato che cinque anni fa, per rilanciare Lilibeo, si scelse Massimo Grillo, oggi ritenuto da loro "Belzebù", alla stregua di Berlusconi per il centrosinistra. Ma due dei suoi tre rappresentanti a Sala delle Lapidi, nella consiliatura vigente, ora flirtano con il centrodestra, come dichiarato dallo stesso Fici: "Assieme a Mario Rodriquez, a cui sono legato da un rapporto storico di amicizia e affinità, nel 2023 ho costituito il gruppo civico Impegno Comune, aperto al dialogo con le altre forze civiche e politiche. Non posso negare di aver ricevuto l’invito autorevole a partecipare al tavolo di centrodestra, con cui è stato avviato un ragionamento per definire un perimetro politico in vista dell’appuntamento elettorale della primavera 2026."
Di idee, è meglio non parlarne, perché per qualcuno di loro il rilancio passa attraverso la proibizione della vendita di alimenti nel centro storico, facendo riferimento ai bengalini, con buona pace dei commercianti italiani di via Garibaldi, via Abele Damiani e piazza Matteotti. Oppure, la vendita di gadget che inneggiano alla mafia, praticata, secondo loro, solo dai bengalesi, in quanto dannosa per l'immagine della città. Come se tale fenomeno fosse una loro esclusiva, quando, in realtà, anche i marsalesi lo fanno, e glielo abbiamo insegnato noi. Il copyright è dei siciliani. Farlo notare non è un'accusa di razzismo; al massimo, è un'osservazione di avversione fenotipica, perché in biologia le razze umane non esistono. Se all’allegra brigata si aggiungerà anche Fratelli d’Italia, lo scopriremo presto. Nel frattempo, per rendere edotta l’opinione pubblica, va bene anche un tavolino.
Vittorio Alfieri