Palermo piange due vittime della strada in meno di 24 ore. Giuseppina Peri, una donna di 67 anni di Montemaggiore Belsito, è deceduta ieri, 4 agosto, dopo essere stata investita da un camion mentre attraversava la via Messina Marine. Solo il giorno precedente, un altro giovane, Samuele Gambino, di 20 anni, ha perso la vita in un tragico scontro tra la sua moto e una Lancia Ypsilon su via Pitrè, in zona Boccadifalco. Due tragedie che hanno sconvolto la città e acceso nuovamente il dibattito sulla sicurezza delle strade palermitane.
L'incidente in via Messina Marine, uno degli snodi più trafficati e pericolosi della città, ha riportato in primo piano la questione della sicurezza pedonale. Giuseppina, appena uscita dall'ospedale, stava attraversando la strada quando è stata travolta dal camion. L'episodio ha sollevato forti polemiche, soprattutto tra i residenti di Sant’Erasmo, che chiedono da tempo l’installazione di semafori e l’introduzione di misure più severe per ridurre la velocità. Il presidente della II Circoscrizione, Giuseppe Federico, ha sottolineato come la richiesta di un semaforo sia stata più volte respinta, evidenziando che «la sicurezza dei cittadini non può essere messa in secondo piano rispetto alla viabilità».
A Boccadifalco, invece, il tragico incidente che ha visto la morte di Samuele Gambino e il ferimento grave di un 17enne, ha fatto esplodere le preoccupazioni sulla pericolosità di alcune strade della zona. Il consigliere comunale Antonino Randazzo, del Movimento 5 Stelle, ha puntato il dito contro gli incroci pericolosi tra via Pitrè, via Villa Grifotta, via Giuseppe De Marco e vicolo Zappa Sarcano. «La pericolosità di quel tratto di strada è nota da tempo», ha dichiarato Randazzo, «e l’incidente ha riaperto una ferita mai chiusa».
Le richieste per migliorare la sicurezza sono molteplici. Tra le principali, la riduzione del limite di velocità a 30 km/h in alcuni tratti, l'installazione di dissuasori e la potatura degli alberi per migliorare la visibilità. Inoltre, si invoca l'introduzione di spartitraffico in corrispondenza degli incroci più critici. Le polemiche si concentrano anche sulla mancanza di interventi adeguati nelle zone periferiche, dove il rischio di incidenti sembra essere particolarmente elevato.
Le recenti tragedie sono un triste promemoria di come la sicurezza stradale debba diventare una priorità per le amministrazioni locali. Sia per pedoni che per automobilisti, le strade di Palermo necessitano di misure urgenti per evitare che altre vite vengano spezzate. Come ribadito da più parti, le soluzioni possibili ci sono, ma è necessaria una volontà politica concreta per renderle realtà.