È entrata nel vivo la Campagna Antincendio Boschivo (AIB) 2025, un'operazione fondamentale che ha preso il via il 15 giugno e si concluderà il 15 ottobre. Durante questo periodo critico, con il picco delle temperature estive e l'aumento del rischio incendi, il Ministero della Difesa è schierato in prima linea, con il compito di contribuire attivamente alla prevenzione e al contrasto degli incendi boschivi, in sinergia con altre istituzioni come il Dipartimento della Protezione Civile, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e le forze del Sistema Paese.
Il contributo delle forze armate
Il contributo delle Forze Armate alla lotta contro gli incendi è stato reso possibile grazie a un accordo di collaborazione con la Protezione Civile. Questo impegno ha visto il coinvolgimento di numerosi assetti elicotteristici provenienti dall’Esercito Italiano, dall’Aeronautica Militare, dalla Marina Militare e dall’Arma dei Carabinieri, tutti coordinati dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU). Inoltre, diversi aeroporti militari, tra cui quelli di Napoli Capodichino, Sigonella e Trapani Birgi, sono stati resi disponibili per supportare logisticamente le operazioni sul campo.
L’intervento delle Forze Armate è strutturato per rispondere con tempestività alle richieste di supporto, mettendo a disposizione un totale di 10 elicotteri dislocati su tutto il territorio nazionale, pronti a intervenire in caso di necessità.
L'impegno dell'aeronautica militare
L'Aeronautica Militare ha svolto un ruolo di primo piano nella Campagna AIB 2025. Gli elicotteri HH-139A, in particolare quelli del 15° Stormo, hanno svolto missioni cruciali in Sardegna e Sicilia, operando da metà giugno e portando a termine oltre 40 missioni di spegnimento. Questi elicotteri, appartenenti all'80° Centro SAR di Decimomannu (Cagliari) e all'82° Centro SAR di Trapani (Trapani), hanno effettuato più di 800 lanci d'acqua, sganciando circa 600.000 litri di acqua e operando per oltre 60 ore in condizioni spesso complesse.
Le operazioni dell'Aeronautica Militare non si limitano alla lotta contro gli incendi, ma si inseriscono in un quadro più ampio di attività di soccorso e supporto alla popolazione, incluse missioni di trasporto sanitario d'urgenza e di ricerca e soccorso. L’Aeronautica, infatti, è nota per la sua capacità dual-use, che le consente di rispondere efficacemente a emergenze civili, utilizzando risorse e competenze normalmente destinate a operazioni militari.
Il ruolo del 15° Stormo
Il 15° Stormo dell'Aeronautica Militare è il reparto che garantisce, 24 ore su 24, la ricerca e il soccorso degli equipaggi in difficoltà, intervenendo anche in attività di pubblica utilità come il trasporto sanitario d’urgenza e la ricerca di dispersi. Dal 2018, il Reparto ha acquisito la capacità di intervenire anche nelle operazioni di AIB, adattando le proprie risorse per fronteggiare le emergenze legate agli incendi. Il 15° Stormo, con le sue 5 basi dislocate su tutto il territorio nazionale (inclusi i Centri SAR di Trapani, Decimomannu, Pratica di Mare, Gioia del Colle e Cervia), è un esempio concreto dell’abilità delle Forze Armate di adattarsi alle esigenze di sicurezza civile, contribuendo alla protezione del nostro Paese anche al di fuori dei confini strettamente militari.
Un contributo importante per la sicurezza del Paese
La Campagna Antincendio Boschivo 2025 rappresenta una delle tante attività nelle quali la Difesa contribuisce alla collettività, mettendo a disposizione le proprie risorse, competenze e tecnologie. Le Forze Armate, infatti, non solo difendono la sicurezza nazionale sul piano militare, ma svolgono anche un ruolo cruciale nella protezione civile, contribuendo attivamente alla tutela del territorio, della salute pubblica e delle persone.
In questo scenario, l'intervento delle Forze Armate, in particolare dell'Aeronautica Militare, si configura come un esempio virtuoso di come risorse destinate a operazioni militari possano essere adattate e messe al servizio della collettività, rafforzando la sicurezza del Paese in tutti i suoi aspetti.