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05/08/2025 06:00:00

Verso Marsala 2026:  ecco chi sono i possibili candidati a sindaco

Marsala è un cantiere politico aperto, tante le riunioni per trovare una sintesi di candidatura che possa essere spendibile e vincente per il 2026. Il centrodestra, come 5 anni fa, si ritrova unito, almeno fino ad adesso, quello che vogliono evitare(ma non è un obiettivo difficile) è un Grillo bis. Lavorano al progetto, in parte al programma, al nome. Ed è proprio sul nome che ci sono diverse opzioni e qualche mal di pancia.  Ma il vero primo problema che devono affrontare, intanto, è quello della credibilità. Una sorta di nuova verginità per chi 5 anni fa ha proposto Grillo. Chi può fare da garante, tra loro, alla città? Chi garantisce che non presenteranno un altro candidato sindaco che poi sia fallimentare?

 

Alla luce dei numeri, dei nomi, delle liste, dei voti, delle caselle che ogni partito vuole riconosciute, se il patto “elettorale” si romperà di nuovo cosa accadrà alla città?  Marsala non può consentirsi di avere altri anni pieni di lotte interne ed esterne, di giochi di potere, di assessori messi lì perché sono funzionali a loro stessi e al cerchio magico. Questo è il primo vero passo, perché i personaggi sono  quasi gli stessi di 5 anni fa.

 

 

I nomi, gli aspiranti, i candidati

Vediamolo questo panorama umano che potrebbe essere prima candidato e poi assumere il ruolo di Primo cittadino. Sono diversi i nomi: il consigliere comunale Nicola Fici è in campo, è uno dei nomi su cui il tavolo ragiona, si è avvicinato al centrodestra da oltre un anno, dialoga con la DC ma non è organico al partito, ma è il partito che vorrebbe portare avanti questa candidatura che trova matura e moderata. Certo, proviene da un trascorso, non molto lontano, di centrosinistra, prima Pd e poi eletto nei Cento passi. Fici ha buoni rapporti con tutti i consiglieri comunali ma dovrà fare una scelta, se pensa di far salire tutti sul carro alla prima curva si fermerà il carrozzone.

Al tavolo di centrodestra partecipa anche Leonardo Curatolo, imprenditore, tornato a Marsala dopo diversi anni, ha deciso di scendere nell’agone politico in prima persona, ci mette la faccia e le liste, alle quali sta lavorando. Dialoga con tutta l’area, ha raggiunto un accordo di intenti con il movimento di Paolo Ruggieri, ProgettiAmo Marsala.

E’ stato cercato pure il dottore Tommaso Angileri, molto gradito alla commissaria della Lega Eleonora Lo Curto. Medico conosciuto in città, già presidente del circolo dei Canottieri.

 

In questo scenario c’è  Salvatore Ombra, è il nome gradito al presidente della Regione, Renato Schifani, ufficialmente però non c’è nessuna investitura. Il presidente di Airgest si dice pronto e disponibile ma attende che il centrodestra unito, non una sola sigla in meno, converga su di lui.  Su Ombra però non la pensano tutti allo stesso modo. E’ noto il suo modo di procedere: tira dritto senza necessariamente dovere avere imposti gli assessori dai partiti, specie i nomi che lui stesso non ritiene idonei a ricoprire il ruolo. E’ uomo di comando e non di mediazione. Questo ai partiti non dà garanzia, ed è per questo che su quel nome non c’è convergenza da parte di alcuni, anche in considerazione del fatto che Ombra sarebbe vicinissimo a Stefano Pellegrino.

Ma le vere domande, che poi sono anche una granitica certezza, sono altre. Davvero c’è qualcuno che pensa che se il centrodestra sarà tutto unito il candidato  non sarà proprio una personalità che in quell’area c’è da sempre? Ruggieri, Lo Curto, ad esempio.

 

Una donna, cattolica e liberale

Andreana Patti è una candidata civica, lo ha ripetuto più volte. La guardano con sospetto, come del resto tutte quelle donne che sanno cosa vogliono e lo mettono in pratica, senza filtri. Su di lei però i partiti di centrodestra ad oggi non convergono. La etichettano come una candidata di centrosinistra. Ora sarà difficile spogliarsi da questa appartenenza, e lo stesso centrosinistra non ha ancora deciso seppure si sia reso disponibile a dialogare. Durante una intervista ha dichiarato di essere pronta a fare il sindaco di tutti. Sembra una frase fatta ma in verità è questo il punto. Grillo non è stato il sindaco di tutta la città ma solo degli amici e di chi ha deciso di non criticarlo. La candidatura della Patti per essere molto competitiva ha bisogno di almeno 4 liste, e queste devono essere  contenitori che arrivano allo sbarramento senza problemi.

 

Giochi aperti

Riunioni e manovre, nomi e accordi. Pochi programmi. Molte le responsabilità che il centrodestra dovrà assumere. Intanto non riesce a dialogare su Marsala senza il vincolo delle altre elezioni regionali, è un gioco di incastri. Ed è per questo che i commissari e presidenti  provinciali  non sono completamente liberi nella determinazione della scelta.

Il centrosinistra dal canto suo fa fatica ad avere un candidato proprio, di area, non può che convergere su progetti allestiti da altri.