Ampliare le patologie riconosciute e semplificare le procedure per accedere alla cannabis terapeutica. È questa la richiesta avanzata dal Comitato Esistono i Diritti Transpartito Sicilia all’Assessore Regionale alla Salute, Daniela Faraoni, durante un incontro svoltosi questa mattina a Palermo.
All’appuntamento hanno preso parte il presidente del Comitato, Gaetano D’Amico, i deputati regionali Valentina Chinnici e Dario Safina (Partito Democratico), Stefano Pellegrino (Forza Italia), il consigliere comunale di Palermo Alberto Mangano e la dottoressa Monica Sapio.
Secondo il Comitato, le attuali direttive regionali sull’uso della cannabis terapeutica lasciano fuori troppe condizioni cliniche, creando disuguaglianze e ostacoli burocratici per i pazienti. "La cannabis terapeutica è una risorsa fondamentale per molti malati – hanno dichiarato i rappresentanti – ma oggi troppi cittadini siciliani vedono esclusa la propria patologia dall’elenco delle indicazioni riconosciute o si scontrano con iter complessi. Chiediamo un aggiornamento immediato delle linee guida, basato sulle evidenze scientifiche e sulle migliori pratiche già in vigore altrove”.
L’assessore Faraoni ha espresso la propria disponibilità a proseguire il lavoro avviato dal suo predecessore, Ruggero Razza, aprendo alla possibilità di rivedere i criteri di accesso.
Il Comitato ha assicurato che continuerà a portare avanti la battaglia, sia in Assemblea Regionale che sul territorio: “La Sicilia deve essere al fianco dei pazienti e delle loro famiglie, garantendo terapie innovative e migliorando la qualità di vita di chi soffre”.