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10/08/2025 06:00:00

Marsala 2026: il centrodestra si riunisce per una candidatura contro Grillo, ma senza idee

Venerdì pomeriggio si è tenuta a Marsala un’altra riunione di centrodestra, i presidenti provinciali e i movimenti civici si riuniscono attorno ad un tavolo cercando di fare sintesi su un nome condiviso per la candidatura che si contrapponga all’uscente Massimo Grillo. L’ultima mossa di venerdì è stata la sottoscrizione di un documento che impegna i presenti a sposare tre punti cruciali per la città, e tra questi c’è il porto, nonché l’impegno da parte di tutti a non fare passi in avanti con varie candidature. Nessuno è candidato e nemmeno aspirante. Lo si deciderà solo in seguito. Ma in seguito a cosa?

 

 

Le mosse e i cortocircuiti

A questo tavolo non partecipano solo in marsalesi che sono direttamente interessati ad eleggere il proprio sindaco ma pure una serie di presidenti provinciali che, pur in assenza di rappresentanti in consiglio comunale, pensano di accreditarsi e spendersi perché ci sono le elezioni  regionali a seguire(2027).

Ora, un sindaco scelto dai non marsalesi è l’ennesimo errore commesso in una città dove la politica non c’è più, con buona pace di chi partecipa ai tavoli, ma esiste uno spinto personalismo che chiede spazio per se stessi e per piazzare i propri, sempre in vista delle prossime elezioni. E tutto questo poco c’entra con il governo della città.

Alla riunione di venerdì ha partecipato pure Giulia Adamo, che della città fu sindaco nel 2012. La sua candidatura è ben vista da alcuni esponenti e lei stessa non disdegna di tornare in prima persona, soprattutto per realizzare il sogno del porto.

Qual è il punto di unione di tutte queste persone che partecipano alla riunione? E’ un progetto contro Grillo più che per la città. E’ solo creazione di alternativa, non c’è un programma, non c’è un nome. C’è l’impegno, da venerdì, di non fare scatti in avanti, quindi: nessuno si muova. Perché il prossimo sindaco dovrà garantire non equilibri e sviluppi della città( di cui loro parlano, perché dire il contrario significherebbe ammettere altro)ma equilibri di candidature future. Tutto questo accade, speriamo se ne siano accorti, mentre l’uscente Grillo in città sta cominciando a risalire nel consenso. Perchè una volta i cittadini erano più distanti ma adesso vedono e ascoltano, e la proposta contro Grillo non è una progettualità. E le elezioni non si vincono contro qualcuno.

 

Troppi nomi, poche idee, molti posizionamenti personali

Sembra una cosa facile ma comporre le liste non  è cosa da poco, in considerazione che molti uscenti creano una sorta di tappo e chi va in quelle liste sa che difficilmente approderà in consiglio comunale.

Ad oggi la lista ProgettiAmo Marsala è quasi pronta, con due uscenti in coppia politica: Eleonora Milazzo e Piergiorgio Giacalone; poi c’è la lista di Michele Gandolfo, Grande Sicilia, che oltre a schierare se stesso ha degli uscenti come Pino Carnese e Massimo Fernandez. La lista di Forza Italia vede in prima linea Vito Milazzo e Elia Martinico. Ma da sole le punte rischiano grosso, la lista deve raggiungere il 5% dello sbarramento e se non sono ben calibrate il rischio è quello di non prendere il seggio.

In tutti questi movimenti come si fa a essere in campagna elettorale e chiedere i voti per se stessi se non c’è un candidato sindaco e un progetto?

Si torna al punto di partenza. Niente base valoriale ma posizionamenti fine a se stessi. E questo vale un pò per tutte le liste.

Finita l’estate il rischio concreto, e lo conferma chi partecipa al tavolo, è che questa compagine imploderà. Interessi diversi e non accordo sul nome del candidato sindaco potrebbe portare alla spaccatura.

 

Forza Italia e Fratelli d’Italia giocano al ribasso

I due maggiori partiti di governo regionale hanno deciso di non giocare la partita Marsala, ma di lasciare condurre la regia a Mimmo Turano e Eleonora Lo Curto(LEGA).  Sia FI che FdI non vogliono un loro candidato sindaco, diciamo che non hanno il nome da spendere. Si concentrano sulla lista e su varie ed eventuali.

E’ vero il nome di Salvatore Ombra non unisce, ma bisognerà vedere  se il presidente Renato Schifani non decida di chiamarsi tutti gli esponenti di centrodestra a Palermo e quindi giocare una sola carta.

Discorsi rimandati a settembre, con il rischio di implosione sempre più vicino.

 

 Curatolo, si candida e prende le distanze

Non farà più parte del tavolo di centro destra, dopo la firma di quel documento, che non ha voluto sottoscrivere, è uscito con un comunicato chiaro.

Leonardo Curatolo si rivolge direttamente ai marsalesi e non ai politici: “Cari Marsalesi, Marsala Futura(il suo movimento, n.d.r.) ha scelto di camminare a testa alta, senza accordi di comodo e senza compromessi. L’unico patto che stringiamo è con voi: con i lavoratori di ogni settore, con gli imprenditori e i commercianti che ogni giorno lottano per andare avanti, con i genitori che salutano i figli in partenza verso un futuro lontano, e con chi resta, affrontando la fatica e la delusione di una città che merita di più. Crediamo che la dignità, la lealtà e il rispetto vengano prima di tutto. È con questi valori che vogliamo risollevare Marsala, restituendole orgoglio e speranza. Il nostro impegno è chiaro: far rinascere l’economia senza sprechi, assicurare acqua ogni giorno per tutti, rendere le strade, i parcheggi e le aree pubbliche sicure, pulite e accoglienti. Non servono opere faraoniche: serve concretezza, cura e attenzione per le vere necessità della nostra comunità.

Se il futuro ci metterà alla prova, lo affronteremo da uomini e donne liberi, con coraggio, dignità e amore per la nostra terra. Lotteremo insieme, fianco a fianco, per una Marsala che torni a essere viva, giusta e fiera di sé.

Noi siamo il riscatto di questa città. E nessuno potrà fermare la forza di chi crede davvero nel cambiamento. La nostra speranza è la stessa che batte nei vostri cuori: costruire, con impegno e verità, una Marsala più sicura, più giusta e più prospera”.

E poi l’appello: “Oggi rivolgiamo un appello a tutti i movimenti civici, alle associazioni e a tutte le forze sane della nostra città: uniamoci. Mettiamo da parte divisioni e personalismi. Facciamo squadra, per restituire dignità e futuro alla nostra comunità. Marsala ci chiama, e insieme possiamo rispondere.

Insieme, possiamo”.