Negli ultimi giorni alcune critiche hanno puntato il dito contro l’aumento delle tariffe nei lidi della provincia di Trapani. Fiba Confesercenti Provinciale Trapani interviene per chiarire la propria posizione, respingendo l’idea di rincari arbitrari e sottolineando come l’analisi del settore non possa essere ridotta a slogan semplicistici che rischiano di penalizzare l’intera categoria.
«Dietro ogni stabilimento balneare – spiega Massimo Rallo, coordinatore provinciale Fiba Confesercenti Trapani e titolare del Lido Marakaibbo di Marsala – ci sono famiglie e lavoratori che affrontano spese in costante aumento: l’energia elettrica è cresciuta in media del 35% negli ultimi due anni, le forniture di alimenti e bevande di oltre il 20%, mentre i costi per manutenzioni e adempimenti di sicurezza superano, per un lido medio, i 15mila euro a stagione. A questo si somma l’incertezza normativa legata alla direttiva Bolkestein, che obbliga a pianificare investimenti e rinnovi con estrema cautela. Questi sono dati concreti che incidono inevitabilmente sui listini. Non parliamo di aumenti “a piacere”, ma di scelte necessarie per garantire servizi di qualità e continuità aziendale».
Nonostante le difficoltà, secondo Fiba Confesercenti le tariffe applicate nel territorio restano competitive: l’affitto medio di un ombrellone con due lettini per un’intera giornata si aggira tra i 20 e i 25 euro, mentre in altre località balneari italiane di pari livello il prezzo può superare facilmente i 35-40 euro.
«Il nostro obiettivo – aggiunge Rallo – non è speculare, ma offrire esperienze sicure e piacevoli, salvaguardando la sostenibilità delle imprese. L’accessibilità e la qualità delle spiagge sono e resteranno la nostra priorità».
L’associazione invita infine a basare il confronto su dati reali, non su percezioni distorte, ribadendo la disponibilità a collaborare con istituzioni, associazioni e consumatori per trovare un punto di equilibrio tra esigenze economiche e fruibilità per tutti.