Il Liceo Classico “G. G. Adria” di Mazara del Vallo, un tempo fiore all’occhiello della formazione umanistica in città, oggi versa in uno stato di grave abbandono. A denunciarlo è l’avvocato Nicolò Vella, presidente dell’Istituto di Ricerca e Sviluppo “Il Duemila”, che parla di una «vergogna civile e culturale» per Mazara e per l’intera Sicilia.
La sede storica dell’istituto, ospitata nel primo piano del Collegio dei Gesuiti, è chiusa da tempo. Qui si trovavano le aule, la presidenza, la segreteria e, soprattutto, la prestigiosa biblioteca, ricca di volumi antichi e testi unici di storia, letteratura, arte e scienze. Oggi, invece, i corridoi e le gallerie sono segnati da pavimenti sconnessi, pareti danneggiate, porte e finestre inchiodate.
Particolarmente preoccupante è lo stato della biblioteca, realizzata in legno pregiato con intarsi artigianali: molti libri sono usciti dagli scaffali e rischiano di andare perduti, inclusi preziosi manoscritti.
Il Liceo “Adria” ha avuto nel corso della sua storia presidi e docenti di rilievo e ha formato generazioni di studenti che si sono affermati in diversi campi, tra cui l’attuale vicepresidente della Camera dei Deputati.
Per Vella è necessario e urgente «un confronto pubblico di riflessione su questa vergognosa situazione di inerzia e abbandono», con la programmazione di un progetto di restauro del primo piano del Collegio dei Gesuiti e di riapertura della biblioteca, utilizzando fondi nazionali e regionali.
«È un’opera di importanza culturale e turistica per Mazara e per la Sicilia – afferma –. È una scelta di identità e di civiltà che la città non può più rimandare».