Un disegno di legge per garantire un salario minimo ai lavoratori impiegati negli appalti e subappalti della pubblica amministrazione regionale. È la proposta presentata all’Assemblea regionale siciliana dal deputato del Partito Democratico Nello Dipasquale.
Il Ddl introduce l’obbligo, per le aziende che operano con la Regione Siciliana, di garantire una retribuzione minima di 9 euro lordi l’ora ai propri dipendenti.
“Il provvedimento – spiega Dipasquale – ha l’obiettivo di tutelare quei lavoratori che oggi percepiscono compensi inferiori, spesso non coperti da contratti collettivi, e che non riescono, così come previsto dall’articolo 36 della Costituzione, ad avere una retribuzione sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
Il deputato sottolinea come l’iniziativa vada oltre la dimensione economica: “Il salario minimo non è solo una misura economica, ma un impegno etico verso una società più equa. Garantire una soglia minima significa aumentare il potere d’acquisto delle famiglie, ridurre la dipendenza dai sussidi pubblici e incentivare la produttività”.
Con questa proposta, la Regione Sicilia si inserisce nel dibattito nazionale sul tema del salario minimo, al centro del confronto politico e sindacale degli ultimi anni, mirando a rafforzare le tutele dei lavoratori più esposti alle disuguaglianze contrattuali.