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22/08/2025 06:00:00

Manovra, il caso Galvagno, il ritorno di Sammartino. I nodi post-ferie della politica siciliana

 La politica è in ferie ma non troppo, l’ARS riaprirà i battenti ad inizio di settembre.

Si consumano incontri, si cerca di unire una maggioranza regionale che non ha dato una buona prova durante l’approvazione della manovra ter. Gli animi non sono tranquilli, c’è chi chiede maggiore spazio in giunta, chi guarda alle elezioni regionali del 2027, i partiti sono in fibrillazione.
Il 9 settembre alla prima prova ci sarà la commissione Bilancio, dovrà esaminare la manovra quater, cioè il ddl stralcio dove sono allocate le norme che sono state stralciate nella manovra ter di agosto.

Cosa c’è nel ddl
Si tratta di piccole variazioni di spesa, il testo contiene ad oggi circa 15 articoli, destinati ad aumentare come anche la cifra di partenza (50 milioni di euro).
Tra i provvedimenti la norma che prevede per i Comuni il servizio degli Assistenti all’autonomia e alla comunicazione e la norma sulle stabilizzazioni nei Consorzi di bonifica.
La norma sull’editoria, è una misura su cui anche il presidente della Regione, Renato Schifani, aveva garantito la sua approvazione a settembre. Prevede una dotazione di 3 milioni di euro del Fondo Sicilia a cui si aggiunge un milione di euro per gli editori di libri.
Un’altra misura bocciata dalla manovra ter potrebbe essere ripescata, si tratta del bando per i laghetti aziendali in agricoltura (che vale 10 milioni), questa è norma molto cara agli agricoltori.

Il nodo Galvagno
Sulla testa della politica siciliana c’è la questione delle indagini sull’assessora Elvira Amata e sul presidente dell’ARS Gaetano Galvagno. Fratelli d’italia sa che dovrà affrontare a settembre il nodo di questa questione che più che giudiziaria è politica. Le indagini si sono concluse e durante il mese di settembre i legali possono presentare memorie o chiedere che i loro assistiti vengano sentiti, la Procura poi valuterà il rinvio a giudizio.
Nel frattempo spunta una super testimone che complica la posizione della ex portavoce di Galvagno, Sabrina De Capitani, e quindi dello stesso presidente.
Gli atti sono stati già depositati: la De Capitani avrebbe ottenuto un compenso di oltre 20mila euro per svolgere il ruolo di addetta stampa per il concerto di Capodanno 2023 a Catania, organizzato da Nuccio La Ferlita della “Puntoeacapo s.r.l.”, che ebbe a sua volta ottenne un contributo dell’ARS di 240mila euro per organizzare l’evento. La testimone Filadelfa Maria Rita De Luca, ex addetta stampa della società di eventi, ha dichiarato che la De Capitani non scrisse nessun comunicato, nessuna nota per quel capodanno: “Non faceva parte del team che si è occupato degli aspetti della comunicazione”. Spunta poi un’altra consulenza, per l’addetto stampa di Galvagno, si tratta di Salvatore Pintaudi che per lo stesso evento ebbe una consulenza di 8mila euro, pare solo per condividere i contenuti perfezionati dalla De Luca. Sono tutti indagati per corruzione.

Il rientro di Mister preferenze
Il 17 aprile scorso è scaduta l’interdizione dai pubblici uffici per Luca Sammartino(Lega), decaduto da assessore all’Agricoltura e vice presidente della Regione dopo il rinvio a giudizio per corruzione.
Il governatore lo rivuole al suo fianco, non ci sono più elementi che lo facciano stare ai margini, Sammartino è un alleato importante per Schifani, ha sempre potuto contare sulla sua figura. Frenerebbe gli appetiti dell’MPA di Raffaele Lombardo, ma allo stesso tempo potrebbe aprirsi un’altra frattura che verrebbe fuori, sempre con voto segreto, per l’approvazione della manovra quater.

Si agita FI
I rapporti tra Renato Schifani e Marco Falcone non sono mai stati idilliaci, i franchi tiratori in Aula sono anche da ricercarsi all’interno del gruppo parlamentare degli azzurri. E questo Schifani lo sa. Non è una novità che una parte di Forza Italia non condivida scelte di nomi per gli assessori, così come Alessandro Dagnino, che ha preso il posto al Bilancio di Falcone(eletto in Europa) e di Daniela Faraoni alla Sanità. C’è una fronda dentro il partito che marcia spedita per il congresso regionale, per le elezioni del 2027 e per mettere all’angolo sia il presidente Schifani che Marcello Caruso, attuale commissario regionale. Questo significherebbe un cambio di linea politica dentro al partito e nuova gestione, Falcone ha già annunciato una candidatura al prossimo congresso regionale di sua diretta espressione.

 

 



Regionale | 2025-12-05 14:17:00
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