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28/08/2025 06:00:00

Sanità a Mazara, l’allarme dei cittadini: “Troppi interessi politici, pochi servizi”

Cittadinanzattiva - Rete dei Tribunali dei Diritti del Malato di Mazara continua a seguire con una certa preoccupazione lo sviluppo della sanità mazarese. Secondo i rappresentanti delle due associazioni i cittadini mazaresi assistono ad una “Sanità spesso asservita a interessi politici o, peggio, a interessi del singolo medico”.
Segnalano delle criticità circa la possibilità di trasformare l’Ospedale di Mazara in Polo Oncologico di riferimento per tutta la Sicilia sud-occidentale: l’Ospedale dovrebbe essere dotato di una Chirurgia generale con Unità complessa ad orientamento oncologico. Si prevede invece, inspiegabilmente, una Unità Operativa Semplice o Dipartimentale, cioè senza primario,  quindi con autonomia limitata e senza la necessaria altissima competenza perché il ruolo risulta poco attrattivo per chi ha alte competenze e intende fare carriera scientifica.


Continua il Tribunale dei diritti del malato “Dopo 7 anni dalla riapertura, non è ancora operativo il Reparto di Rianimazione, anche se in costruzione da molti, troppi mesi. La Rianimazione è un requisito indispensabile per essere qualificato DEA di1° Livello effettivo e non sulla carta. Facciamo notare che il Reparto non è stato attivato neanche durante il periodo Covid, in cui era indispensabile. Chi ne ha avuto bisogno è stato trasferito a Marsala. E’ comunque una struttura assolutamente necessaria per interventi chirurgici di alta complessità. Analogamente, anziché ridurre i posti letto, è indispensabile garantire una Medicina generale che affianchi una Medicina oncologica  per una gestione ottimale sia nella diagnosi che nella terapia di patologie ad alta complessità e di difficile gestione come le varie forme di tumore”.
Infine c’è un problema legato ai farmaci: “Con quale criterio un paziente oncologico trattato a Mazara sia chirurgicamente che con radioterapia e che necessiti di chemioterapia si dovrebbe recare a Castelvetrano per  approvvigionarsi dei farmaci necessari? Chi può pensare che sia accettabile tale soluzione? Continueremo questa analisi perché tutti possiamo essere informati sui veri termini del problema, senza il filtro della Politica o di sedicenti esperti”.

In attesa della Rete ospedaliera
A fine luglio era pronta la terza bozza della Rete ospedaliera, dove vi era un leggero aumento dei posti letto. L’assessora regionale alla Salute, Daniela Faraoni, dialoga con le ASP delle 9 province, con i territori e i sindacati. 
La prima bozza conteneva un taglio dai 7.094 posti a 6.902, nella seconda bozza i posti letto in totale nelle 9 ASP erano 6.901, quindi quasi inalterati rispetto alla prima bozza ma con una diversa distribuzione, nella terza bozza i posti letto sono aumentati: 7.033 (6.269 Degenza Ordinaria e 764 Day Hospital).
Per l’ASP di Trapani i Posti letto attuali sulla carta sono 934 (795 di Degenza Ordinaria e 139 Day Hospital), nella prima bozza di revisione erano 926 (835 DO e 91 DH), nella seconda bozza 906 (811 DO e 95 DH). Posti letto nella terza bozza 915 (815 DO e 100 DH).
A settembre la ripresa dei lavori per consegnare una definitiva rete ospedaliera.

 

Stop ad ingerenza politica in sanità
A volere il protocollo di intesa è il deputato nazionale  forzista Tommaso Calderone, che ha inviato al presidente della Regione Renato Schifani una proposta: tutti i contatti tra parlamentari e manager della sanità devono essere tracciati. Ogni richiesta di interlocuzione da parte di un deputato con un manager deve essere richiesta e formalizzata a mezzo pec, con 72 ore di anticipo e indicando l’oggetto della richiesta di incontro oltre all’elenco dei partecipanti all’incontro stesso. Nella proposta a sua volta i manager si impegnano a non incontrare informalmente i rappresentanti della politica.