Sono diverse le segnalazioni da parte dei lettori di Tp24 sul tema del senso civico – spesso assente – nelle strade di Marsala. Tra le segnalazioni più gravi e indignanti vi è quella legata all’occupazione dei parcheggi riservati ai disabili.
Ecco cosa ci scrive un nostro lettore: “Bisognerebbe far capire al titolare di un'Autoscuola che gli stalli per il parcheggio invalidi devono essere utilizzati esclusivamente dagli invalidi, e non da chi se ne appropria come fossero posti privati. Questo accade da sempre. Se uno possiede il contrassegno invalidi c’è un motivo serio e doloroso dietro. Io stesso sono diventato invalido in un attimo, dopo essere stato investito da un individuo ubriaco, senza patente e senza assicurazione. Mi auguro che chi occupa abusivamente un posto invalidi si renda conto del disagio enorme che provoca a chi davvero ha bisogno.”
Parole che colpiscono come uno schiaffo. La testimonianza mette in luce non solo l’arroganza di chi occupa stalli riservati, ma anche la sofferenza quotidiana di chi deve fare i conti con disabilità e con la mancanza di rispetto.
A questa denuncia si aggiunge quella di un altro lettore di tp24, Alessandro, che ci scrive: “Ho letto con attenzione le vostre pubblicazioni sul senso civico e vorrei aggiungere altre due cattive abitudini dei nostri concittadini. La prima è quella, diffusissima, di passare con il semaforo rosso, un comportamento pericolosissimo che rischia di causare incidenti anche mortali. La seconda è l’odiosa abitudine del parcheggio selvaggio, in spregio a regole, divieti e buona educazione. L'auto, tra l'altro è di un noto professionista marsalese che ha pensato bene di lasciare la propria auto dove non avrebbe potuto.”
Le due segnalazioni evidenziano l’inciviltà e il disprezzo delle regole che dovrebbero garantire convivenza, sicurezza e rispetto reciproco.
Marsala, purtroppo, non è nuova a episodi di maleducazione stradale: parcheggi su marciapiedi, strisce pedonali e davanti a rampe per disabili, ma anche manovre spericolate e infrazioni al codice della strada, spesso ignorate. La denuncia dei cittadini non deve cadere nel vuoto: serve maggiore controllo da parte delle autorità, ma anche – e soprattutto – una presa di coscienza collettiva. Perché il rispetto degli altri non è un optional.