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01/09/2025 07:00:00

Mafia dei pascoli nel Belìce, chiesti 5 rinvii a giudizio

La Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque persone coinvolte nell’inchiesta sulla cosiddetta “mafia del pascolo”, che ha colpito la famiglia mafiosa di Santa Margherita di Belìce.

 

I pubblici ministeri Claudio Camilleri e Felice De Benedettis hanno presentato richiesta di processo per Pietro Campo (73 anni, in carcere) e il figlio Giovanni (34 anni, libero), per Piero Guzzardo (46 anni, detenuto), Pasquale Ciaccio (59 anni, detenuto) e Domenico Bavetta (42 anni, ai domiciliari). Le accuse sono di estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravate dal metodo mafioso.

 

L’udienza preliminare è fissata per il 16 settembre 2025 davanti al Gup di Palermo Carmen Salustro. In quella sede le difese potranno chiedere il giudizio abbreviato.

Secondo le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Agrigento, dallo Sco e dalla Sisco di Palermo, il gruppo avrebbe esercitato un controllo capillare sulle attività agro-pastorali tra Santa Margherita di Belìce, Montevago, Sambuca di Sicilia e fino a Contessa Entellina. Gli indagati, sfruttando la forza intimidatoria derivante dal loro ruolo mafioso, avrebbero costretto proprietari e gestori di terreni agricoli a cedere ampie aree per il pascolo abusivo del bestiame, imponendo canoni irrisori o addirittura senza pagare nulla.

 

Un sistema che, secondo gli inquirenti, ha permesso di condizionare l’economia agricola del Belìce e di gestire in modo illecito anche i fondi destinati all’agricoltura.