Un bando da 61 milioni di euro andato completamente deserto e un altro da 5 milioni rimasto fermo per anni: è il bilancio che il Movimento 5 Stelle Sicilia attribuisce alla gestione del Governo regionale guidato da Renato Schifani in materia di Comunità Energetiche Rinnovabili.
A denunciarlo è il coordinatore regionale del M5S e vicepresidente dell’ARS, Nuccio Di Paola, che ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti sulla vicenda. Secondo l’esponente pentastellato, i bandi predisposti dalla Regione sarebbero stati scritti in maniera errata, con norme in contrasto rispetto alla legislazione nazionale, rendendo impossibile la partecipazione dei Comuni e dei cittadini.
“È inaccettabile – afferma Di Paola – che a causa di regole sbagliate milioni di euro restino inutilizzati e che i Comuni, pur avendo seguito le indicazioni dell’assessorato, rischino oggi di subire sanzioni da parte della magistratura contabile. È l’ennesima prova dell’approssimazione e dell’incapacità del Governo Schifani, che sta condannando la Sicilia a perdere treni fondamentali per il futuro”.
Le Comunità Energetiche, ricorda il M5S, sono strumenti concepiti per favorire l’autoproduzione e la condivisione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di ridurre la povertà energetica e alleggerire le bollette delle famiglie. Per Di Paola, invece, la cattiva gestione regionale ha trasformato un’opportunità in una “pastoia burocratica” che allontana la Sicilia dall’obiettivo della transizione ecologica.
“Questo fallimento – sottolinea ancora – priva i cittadini siciliani dei benefici economici e sociali delle comunità energetiche e segna un grave ritardo rispetto ad altre regioni italiane che stanno avanzando nella transizione energetica. Per noi le rinnovabili non sono uno slogan, ma una priorità politica”.
Il M5S Sicilia annuncia infine che le fonti rinnovabili saranno uno dei punti centrali del programma di governo in vista delle prossime elezioni regionali, con l’obiettivo – conclude Di Paola – di predisporre “regole chiare, accessibili e realmente utili alle famiglie e alle imprese”.