×
 
 
06/09/2025 07:00:00

Slitta la partenza della Flotilla dalla Sicilia per Gaza. Oggi manifestazione a Trapani

Slitta ancora la partenza dalla Sicilia delle barche della Global Sumud Flotilla, la missione internazionale diretta a Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Non partiranno più domenica 7 settembre, come previsto, ma nei giorni successivi. Il rinvio è dovuto alla necessità di coordinare i tempi tecnici delle partenze da Tunisi e delle barche già in navigazione da Barcellona, come spiegano gli organizzatori in una nota ufficiale.

 

“Siamo pronti – afferma Maria Elena Delia, portavoce in Italia – ma questa missione ha una dimensione globale, non nazionale. Le partenze dalla Sicilia avverranno in concerto con il resto della Flotilla. Non possiamo indicare una data precisa: si salperà solo dopo che le barche saranno partite dalla Tunisia”.

Nel frattempo, però, l’attivismo in Italia non si ferma. Oggi, sabato 6 settembre, a Trapani, è in programma una manifestazione promossa dalla Cgil, con la partecipazione di giornalisti, associazioni e partiti politici. L’appuntamento è alle 19 in piazza Municipio: da lì partirà un corteo che attraverserà via Garibaldi e via Torrearsa, fino ad arrivare a via Ammiraglio Staiti, dove è ormeggiata la nave di Mediterranea Saving Humans.

Il titolo dell’iniziativa è chiaro: “Fermiamo la barbarie”. I partecipanti porteranno con sé barchette di carta dipinte con i colori della Palestina, simbolo di libertà, resistenza e pace.

 

Roma, domenica la fiaccolata

Rimane invece confermata per domani, domenica 7, la mobilitazione nazionale a Roma, con una fiaccolata che partirà alle 19 da piazza Vittorio per arrivare a Piramide. L’evento vedrà la partecipazione di attivisti, esponenti del mondo dello spettacolo, parlamentari, associazioni e semplici cittadini.

“Sono vietate bandiere e simboli di partito – precisano gli organizzatori –. Le uniche ammesse sono le bandiere della Palestina e le fiaccole”.

A bordo delle imbarcazioni dirette verso Gaza ci saranno anche quattro parlamentari italiani: le eurodeputate Benedetta Scuderi e Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e il senatore Marco Croatti.

 

La polemica sugli aerei israeliani a Sigonella

Intanto continua a far discutere il sospetto passaggio di aerei militari israeliani dalla base di Sigonella. La scorsa settimana, infatti, è stato segnalato l’arrivo di tre aerei delle forze armate di Tel Aviv, tra cui un C-130 e due jet da sorveglianza. Secondo gli attivisti, i velivoli avrebbero avuto lo scopo di monitorare la Flotilla, o peggio ancora, trasportare armamenti.

Angelo Bonelli (Avs) ha presentato un’interpellanza parlamentare, definendo il fatto “gravissimo”. E oggi, la deputata Ida Carmina (M5s) ha rincarato la dose:

“Mentre il governo Meloni tace sulla protezione da garantire alla Flotilla, autorizza in silenzio l’atterraggio di aerei militari israeliani. Questo espone l’Italia – e la Sicilia in particolare – al rischio di complicità in crimini umanitari”.

Il Ministero della Difesa ha replicato parlando di semplice supporto logistico, precisando che non è stato caricato alcun materiale sugli aerei israeliani. Una spiegazione che non convince le opposizioni.

 

Tensione crescente

Secondo fonti degli attivisti, drone non identificati sarebbero già arrivati in prossimità delle imbarcazioni partite dalla Spagna. Inoltre, le dichiarazioni del ministro della sicurezza israeliano Ben Gvir, che ha paragonato i partecipanti alla Flotilla a “terroristi”, hanno ulteriormente acceso la tensione.

In questo clima di incertezza e tensione internazionale, la Sicilia resta un nodo strategico e un luogo simbolico: da un lato porto di pace, dall’altro avamposto militare.