Da settimane Valerio Antonini alterna dirette fiume su X e post infuocati, tra accuse di “delinquenti della politica”, minacce di denunce milionarie e annunci di cortei di piazza. Ogni occasione è buona per alzare i toni contro il sindaco Giacomo Tranchida e l’amministrazione comunale, accusati di voler “scacciare” la Trapani Shark dal Palazzetto dello Sport Ettore Daidone.
Eppure, al di là della propaganda e delle grida, la realtà è un’altra. La stagione in Serie A1 degli Shark non è affatto a rischio. A chiarirlo è lo stesso Comune di Trapani, con un documento ufficiale firmato dal sindaco Tranchida il 14 agosto 2025 (prot. 69346/2025) che pubblichiamo integralmente: «L’Amministrazione comunale […] continua a garantire l’utilizzo del Palazzetto dello Sport “Ettore Daidone” per la stagione sportiva 2025/2026».
Certo, il nodo resta quello delle bollette arretrate – circa 120 mila euro tra luce e acqua – e della convenzione stipulata nel 2023 con la Trapani Shark quando ancora era una società dilettantistica. Con la trasformazione in Srl, quel titolo è stato messo in discussione, e il Comune ha ribadito che gli oneri ordinari e straordinari, compreso l’impianto di climatizzazione, sono a carico del gestore. Ma, documento alla mano, il palazzetto non è stato revocato: la squadra potrà giocare lì, almeno fino alla conclusione del campionato in corso.
La politica intanto si divide: Antonini annuncia con il suo partito, "Futuro", mobilitazioni di piazza e minaccia di portare via gli Shark da Trapani, mentre l’amministrazione invita alla calma. «Trapani non è in vendita» ha ribadito la Giunta, chiedendo di abbassare i toni e di non cedere alle provocazioni.
Insomma, la battaglia mediatica continua, ma la verità è che – almeno per quest’anno – il parquet del PalaShark non rischia di restare vuoto.
Trapani, il caso del Palazzetto e degli Shark il documento del Comune by Redazione Tp24