Oltre 76 milioni di euro destinati a lavoro, politiche sociali e tutela del territorio: è la cifra complessiva che la Regione Siciliana ha messo in campo attraverso tre importanti interventi, illustrati dagli assessorati al Lavoro, alla Famiglia e dalla Presidenza della Regione.
Incentivi alle imprese per le assunzioni
Da oggi, 10 settembre, è nuovamente attiva la piattaforma online per permettere alle imprese già ammesse alla graduatoria dell’Avviso 14/2024 di inserire la documentazione necessaria a ottenere i contributi per le assunzioni. Il bando, finanziato con ulteriori 42 milioni di euro provenienti dal Programma FSE+ 2021-2027, punta ad aumentare l’occupazione stabile in Sicilia.
«Con queste risorse – spiega l’assessora al Lavoro Nuccia Albano – vogliamo favorire nuove assunzioni a tempo indeterminato, anche trasformando tirocini e contratti a termine già in essere, riducendo così i costi per le aziende e incentivando il lavoro stabile».
Sostegno alle persone con disabilità gravissima
Parallelamente, l’assessorato alla Famiglia ha impegnato oltre 18 milioni di euro per il pagamento del beneficio economico di agosto 2025 destinato a 15.823 persone con disabilità gravissima in Sicilia.
«Si tratta di un impegno concreto contro le situazioni di maggiore fragilità – sottolinea Albano – che conferma l’attenzione costante della Regione verso chi ha più bisogno».
Fiumi e rischio idrogeologico: 134 interventi in otto mesi
Infine, il governo regionale guidato da Renato Schifani ha stanziato 16 milioni di euro per un piano straordinario di 134 interventi sui corsi d’acqua, realizzati nei primi otto mesi del 2025. Gli interventi – dalla risagomatura degli argini alla rimozione della vegetazione – mirano a prevenire il rischio idrogeologico e tutelare il territorio.
«La sicurezza dei cittadini e la tutela ambientale sono priorità del mio governo – ha dichiarato Schifani –. Con una gestione attenta del suolo possiamo affrontare meglio gli effetti dei cambiamenti climatici».
Le opere sono state gestite dall’Autorità di bacino regionale, anche in collaborazione con Comuni ed enti locali, e finanziate in parte con il Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit).