Dopo l’esplosione che ha colpito la Family Boat, nave principale della missione umanitaria Global Sumud Flotilla ancorata al largo di Tunisi, si alza il livello di allarme anche in Sicilia. I video diffusi in rete mostrerebbero un impatto dall’alto, presumibilmente causato da un drone.
A bordo della Flotilla ci sono attivisti provenienti da diversi Paesi, tra cui anche siciliani e nomi noti come Greta Thunberg. La missione umanitaria, salpata anche da Catania, ha l’obiettivo di portare aiuti a Gaza, ma rischia di diventare un fronte teso nel Mediterraneo.
Sulla vicenda è intervenuto con forza il Movimento 5 Stelle, chiedendo al governo regionale siciliano di uscire dal silenzio. “Il presidente Schifani dica da che parte sta”, afferma Nuccio Di Paola, vicepresidente dell’Ars, che ha depositato una mozione per chiedere sostegno ufficiale alla missione e protezione per i cittadini siciliani coinvolti.
“Il governo Meloni spende soldi pubblici per vacanze ai soldati israeliani – dice Di Paola – mentre chi porta aiuti umanitari rischia la vita nell’indifferenza delle istituzioni. Schifani, invece di seguire logiche di partito, garantisca tutela e sicurezza agli attivisti”.
Sulla stessa linea anche la deputata M5S Ida Carmina, che parla di “attacco vile e inaccettabile” e accusa il Ministero della Difesa di silenzio sul ritrovamento di un misterioso relitto nel Mediterraneo, lungo oltre cinque metri. “Non si può restare indifferenti mentre vengono colpite navi umanitarie. Il Governo alzi la testa, esiga verità e protegga i cittadini italiani coinvolti”, afferma Carmina.
Il clima è teso anche in Sicilia, in particolare nella provincia di Agrigento, che ricorda le passate tensioni con la Libia e l’attacco missilistico sfiorato a Lampedusa nel 1986. I deputati M5S chiedono alle istituzioni, regionali e nazionali, una presa di posizione netta per evitare che il Mediterraneo diventi un teatro di nuove tensioni internazionali.