E’ tornato a riunirsi il consiglio comunale di Mazara nella giornata di lunedì pomeriggio, a prendere la parola i vari consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, l’assessore Vito Torrente e il sindaco Salvatore Quinci. In Aula sono state portate questioni importanti: Sanità e crisi idrica, su tutte. Due questione che hanno fatto passare un'estate movimentata alla comunità mazarese.
Ippolito: Mazara senza futuro, città spenta.
E’ stato molto critico l’intervento della consigliera della DC Vita Ippolito, non ha mancato di fare il bilancio di un'estate che ha visto la città avere problemi di acqua. Ma lunedì, 8 settembre, è stato anche il giorno dell’incidente probatorio a Trapani per lo scandalo dei referti istologici in ritardo, che ha portato a compromettere l’esistenza in vita di molti pazienti. La Ippolito era molto provata: “Questo processo ha visto la sconfitta della politica e il martirio dei nostri concittadini, un sacrificio immane che ha dovuto subire( il riferimento è alla professoressa Maria Cristina Gallo). Lei ha lanciato un allarme per questa provincia e per tutta la Regione: è stato recepito? Quali sono stati gli effetti di questo martirio?”.
La consigliera fa un affondo ben preciso: “La politica ha perso l’occasione di confrontarsi con le proprie responsabilità. Anche la politica locale non ha risposto in maniera adeguata e non ha risposto nemmeno alla eventuale rimodulazione della bozza della rete ospedaliera. L’amministrazione comunale è assente rispetto al declassamento della Chirurgia oncologica complessa o alla perdita di neurologia. La nostra amministrazione è stata latitante”.
Il focus poi è sui fragili: “Ordinanza che revoca in maniera indiscriminata tutti gli stalli per i disabili non è solo un atto amministrativo, è l'epilogo di un provvedimento che è datato 2023, è un atto politico. Non so se è più vergognoso l’atto di indirizzo politico o l’ordinanza della Polizia Municipale o, ancora peggio, il comunicato di rettifica”.
Randazzo: difficoltà di accesso agli atti
Il consigliere comunale di Forza Italia manifesta perplessità circa la tempistica di accesso agli atti. Ma quella è disciplinata dalla norma. Legge in Aula un comunicato del comitato cittadino Criam, che chiede perché da tempo non ci sono più le analisi dell’acqua “Fondamentali per verificare i livelli di nitrati e garantire la salute pubblica”. Si chiedono anche notizie sulla rete idrica. Randazzo vorrebbe essere messo a conoscenza se c’è una proposta dell’Amministrazione sulla rete ospedaliera: “Nei Palazzi non si respira aria di programmazione ma c’è un clima di campagna elettorale per le regionali, e non coinvolge l’opposizione ma le 3 o 4 fazioni di maggioranza. E questo si evince anche negli atti amministrativi. Basta vivere il Palazzo per rendersene conto”.
Galuffo: non siamo disattenti
Paola Galuffo è consigliera comunale eletta in Partecipazione politica, non ci sta alla narrazione della Ippolito sulla Sanità, perché la commissione di cui fa parte, dice, ha sempre lavorato e si è sempre confrontata anche con le città vicine, in particolare con Castelvetrano.
D’Alfio: non mi vergogno di essere mazarese
La consigliera Arianna D’Alfio dice che i mazaresi non meritano di avere la città che hanno: “Nonostante abbiamo un impegno finanziario annuo di 12 milioni Il cittadino mazarese contribuisce nella spesa con appena 4 milioni. E poi pretende. Chi non paga pretende lo stesso e mette odio sui social”. D’Alfio parla direttamente con la comunità mazarese: “Quando le cose non vanno bene forse è anche responsabilità dei cittadini. C’è una fetta di popolazione che istiga all’odio che se ne frega di pagare le tasse, però questo stato di cose fa sì che la nostra città non è come vorremmo”.
Il problema è legato alla liquidità di cassa, a Mazara il Comune è senza soldi perché ne entrano pochi.
Assessore Torrente: “Io mi scuso con tutta la città”.
Vito Torrente è assessore ai Lavori Pubblici, i disservizi legati all’approvvigionamento idrico hanno creato problemi e lo sa bene, tanto da chiedere scusa ai concittadini. Però sottolinea: “Voi(rivolgendosi ai consiglieri) che siete come me addetti ai lavori dovete capire il nostro territorio come è formato.
Noi oggi eroghiamo 150 litri al minuto, possiamo dare acqua a sufficienza a tutta la città. Abbiamo fatto l’intervento di due pozzi per rafforzare la rete idrica, ma noi abbiamo un grosso problema che nasce almeno 50 anni fa, chi ha progettato la rete idrica non ha pensato al futuro della città. E questa rete non è più funzionale, la condotta idrica è fatiscente. Eroghiamo 150 litri di acqua e ne perdiamo 50 litri. Stiamo facendo grossi interventi per migliorare i quartieri. Ci vuole però il tempo, molti interventi sono stati già fatti. Però prima di fare un investimento sulla rete idrica devo capire il tipo di intervento, perché le risorse economiche non sono le mie e nemmeno del sindaco”.
Il sindaco Quinci: nessuna campagna elettorale ma amministriamo la città
Salvatore Quinci respinge l’accusa secondo cui sono tutti in Amministrazione proiettati alla prossima campagna elettorale. Sono giornate piene quelle del sindaco e della sua giunta per organizzare i settori, i lavori. Programmazione. Lo dice lui per primo: “Non sono contento per come vanno i servizi in città”.
Sulle questioni della Sanità e della Rete ospedaliera Quinci non tergiversa: “L’assessore regionale è di Forza Italia e dal gruppo di FI locale mi aspetto che si vada ad incatenare per chiedere la modifica alla bozza. Lo fa Forza Italia a cancellare i reparti, lo fa il vostro assessore(Faraoni) e lo fa il vostro presidente(Schifani). Ma ci parlate con l’assessore? Siete voi di FI che avete preparato la bozza insieme alle forze di maggioranza che sono lì”. Rivendica la sua presenza e impegno per l’ospedale di Mazara: “Sapete che succede se tolgono la Chirurgia complessa? Che nessun chirurgo verrà a Mazara perché non fa carriera e non cresce”.
Quinci arriva alla questione acqua ma il comitato che era lì, perché voleva una interlocuzione, esce dall’Aula. Un controsenso.
Sulla rete idrica, ha detto, gli interventi ci sono: “Stiamo lavorando sulla digitalizzazione dell’approvvigionamento, video sorveglianza e quindi messa in sicurezza. Il vero problema è la rete idrica. Al 31 marzo 2026 Siciliacque dovrebbe consegnare l’acquedotto che arriva da Montescuro ovest e passerà da Mazara. Quindi il Comune acquisterà a 70 centesimi l’acqua. La bolletta dell’acqua a Mazara è la più bassa della provincia”.
C’è il problema legato alla riscossione delle bollette. A breve poi entrerà obbligatorio l’ATI idrico per tutti e 25 Comuni della provincia e ci sarà un piano che andrà pagato dai cittadini. Quinci fa un appello: “Almeno l’acqua pagatela, invece di scrivere sui social pagate la bolletta. Non verrà mai nessun sindaco a cambiarvi 100 milioni di rete idrica. Avevamo una chance che era il PNRR ma la politica ha deciso di fare palestre, asili nido, il ponte sullo Stretto ma per fare quello togliamo i 240 milioni per fare la bretella Mazara-Marsala, che non si farà mai più. Sono stati tolti 1 miliardo e 200 milioni di euro alla Sicilia per contribuire al Ponte”.