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11/09/2025 06:00:00

I veleni e le accuse alla Lega Navale di Trapani. Sviluppi

Ci risiamo. Non c’è pace per la Lega Navale di Trapani. Dopo gli articoli di Tp24 che hanno sollevato un polverone tra Lazzaretto e dintorni, la bufera continua a infuriare, alimentata da nuove scintille e vecchie fiamme mai sopite. La storia si arricchisce di nuovi capitoli.

Il presidente, Piero Culcasi,  continua a difendersi a spada tratta, parlando di un manipolo di soci "dissidenti" che non hanno altro da fare che spargere veleno. Carte,  documenti e  testimonianze che abbiamo raccolto raccontano una storia fatta di questioni che vanno ben oltre le beghe da circolo del dopolavoro, e che toccano nervi scoperti.

La nostra inchiesta sulla Lega Navale di Trapani non era certo passata inosservata, e il nostro racconto di aprile ha lasciato strascichi. Tra il Lazzaretto e il mare, la guerra dei soci si arricchisce di nuovi colpi di scena.

 

Cominciamo dalla vicenda, quasi tragicomica, del sito internet. Quella che avevamo definito la storia del dominio “rubato”, con il circolo che si trovava con due domini e nessun sito attivo, oggi ha un epilogo disciplinare. I due soci palermitani, Claudia Busetta e il marito Marcello La Vardera, che avevano registrato il dominio e sviluppato il sito a proprie spese, si sono visti recapitare una proposta di radiazione dal presidente della Lega Navale di Trapani. La motivazione è legata al fatto che i due non avrebbero rispettato le procedure statutarie: “Non faremo ricorso e non ci difenderemo - dicono  - perché non vogliamo  alimentare ulteriori polemiche”. Un atto che non fa che alimentare il clima di tensione che avevamo già raccontato. La Lega Navale trapanese rimane l’unico circolo d’Italia con due domini, un sito fantasma, e una guerra intestina che si combatte a colpi di comunicati e sanzioni. 

 

Quel lavoro nero che oggi trova conferma in un accordo ufficiale

Ma il vero colpo di scena è un altro. Riguarda la questione del lavoro nero nella segreteria del circolo. Avevamo parlato di due persone assunte senza contratto, pagate “a nero”, e poi lasciate a piedi. Ebbene, il primo di questi lavoratori, il signor Francesco Todaro, ha avviato un’azione legale, e la vicenda è approdata, in un’udienza di Conciliazione. Il risultato  non lascia spazio a interpretazioni: la Lega Navale, rappresentata dal presidente Piero Culcasi, ha sottoscritto un accordo con il signor Todaro.

L’accordo, raggiunto davanti all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Trapani, è la prova che la Lega Navale riconosce un rapporto di lavoro subordinato, benché privo di contratto, con una retribuzione di 600 euro al mese, per un totale di 20 ore settimanali. Una cifra che non era stata mai corrisposta per intero. E l’accordo prevede un pagamento di 750 euro per sanare la situazione.

Culcasi aveva parlato di un semplice “rimborso spese” per “soci che hanno dato una mano, volontariamente”, ma nelle carte si ammette l'esistenza di un rapporto di lavoro subordinato. 

 Anche la signora Serena Donato ha ottenuto, tramite una conciliazione, il riconoscimento di aver lavorato in nero per il circolo.

Il 3 luglio 2025, presso l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Trapani, si è svolta una seduta di conciliazione che ha visto contrapposti la Lega Navale di Trapani e la lavoratrice Serena Donato. La signora Donato, come da lei stessa dichiarato, ha lavorato come segretaria del circolo dall'11 aprile 2024 al 4 luglio 2024.

Anche in questo caso, come abbiamo già raccontato per Todaro, il lavoro era, secondo lei, totalmente in nero, con una retribuzione mensile di 600 euro. Nel corso dell’udienza, la signora Donato ha rettificato la sua richiesta, dichiarando di aver svolto 18 ore di lavoro settimanale. Di fronte all'evidenza dei fatti e al rischio di una controversia giudiziaria, il presidente Culcasi ha dichiarato la disponibilità dell'associazione a regolarizzare la posizione contributiva e assicurativa della lavoratrice. L'accordo raggiunto stabilisce un versamento netto di 500 euro, da  corrispondere entro il 31 luglio 2025, per saldare quanto dovuto. Inoltre, la Lega Navale dovrà regolarizzare il rapporto di lavoro, versando i contributi previdenziali e assicurativi, entro il 15 settembre 2025, estinguendo così il procedimento ispettivo in corso.

Il caso di Donato è interessante perché aveva subito una sorta di processo interno alla Lega Navale e il collegio dei probiviri, all’esito dell’inchiesta, le aveva comminato la sanzione della “deplorazione”. "Confermo - dice il presidente Todaro - che non si trattava niente di più che un rimborso spese. Abbiamo chiuso la vicenda con questi due soggetti, per evitare di esporre ulteriormente la Lega Navale. Ma tutto ciò che i due soci hanno fatto è vergognoso, e hanno dichiarato il falso: tutti i soldi che hanno percepito, proprio perché non c'era malafede da parte nostra, sono avvenuti con bonifico bancario, e ricevute firmate con la dicitura: rimborso spese. Altro che lavoro nero".

 

Sulla vicenda della Lega Navale di Trapani abbiamo sentito l'ex socio ed ex dipendente Valentino Perricone: “Sono stato un dipendente della Sezione di Trapani per ventuno anni e vi garantisco che nessuno meglio di me conosce persone, fatti e cose che riguardano la Sezione”. Su Tp24 abbiamo raccontato anche di un socio che svolgerebbe  attività di charter (vietata) all’interno della sezione. Culcasi dichiara di non essere a conoscenza dei fatti e comunque parla di accuse infondate. “Credo alla sua buona fede - dice Perricone - ma non vorrei che si commettessero gli stessi errori del passato. Bisogna approfondire, verificare e prendere provvedimenti.  Oggi i privati versano un canone demaniale superiore di almeno cento volte a quello che versa la Lega, pertanto, i costi relativi agli ormeggi sono di gran lunga superiori rispetto a quelli che i soci della Lega pagano”.

Perricone è una memoria storica delle avventure e delle disavventure della Lega Navale di Trapani: “C’è chi tra 2002 ed il 2006 ha esercitato abusivamente attività lucrativa (riparazioni di apparecchiature elettroniche di bordo per imbarcazioni e pescherecci) presso alcuni locali del Lazzaretto, a disposizione della Sezione, che venivano dallo stesso utilizzati in comodato gratuito, tacitamente consentito dalla Lega Navale di  Trapani”. E ancora: "C’è chi, negli anni,  ha assunto il cognato come operaio, nonostante il divieto assoluto. Chi ha ha preteso ed ottenuto a spese della Lega Navale di Trapani la riparazione della propria imbarcazione di vecchia costruzione. Oppure chi pur essendo componente di Organi Collegiali non ha mai pagato per anni la quota ormeggio relativa alla propria imbarcazione o come chi non ha mai versato la quota di assegnazione del posto barca". “Diciamo che la Lega Navale per alcuni è stata una sorta di bancomat” dichiara Perricone. Fino ad un’esposizione debitoria certificata, nel 2018, dall’avvocato Vincenzo Scontrino, a 407mila euro. La commissione interna ha redatto una relazione di indagine con la quale in poche parole Perricone veniva individuato come causa del dissesto “per gli stipendi (e per gli aumenti di stipendio) percepiti nel tempo: circa 310mila euro". Perricone accusa invece il Gruppo Sportivo, che, secondo i dati in suo possesso, nel periodo che va dal 2005 al 2016, aveva un incasso delle quote di partecipazione degli atleti pari ad euro 34.625,00 e uscite riferite allo stesso periodo pari ad euro 237.760,00.  Perricone è stato poi radiato: "Ho fatto quattro esposti alla presidenza nazionale. Sono stato radiato, ma voglio dire una cosa: non ho mai parlato male della Lega Navale, solo di chi la utilizza per fare i propri interessi". 

"Noi abbiamo attivato un grande percorso di cambiamento e rinnovamento della Lega Navale in questi ultimi due anni - replica con serenità Culcasi -. A Gennaio 2024 c'erano 300 soci, oggi sono più del doppio: 635 soci. Siamo la prima sezione in Sicilia, e purtroppo il cambiamento a volte incontra resistenze da parte di un gruppetto di soliti noti. Contiamo nel 2025 di chiudere il ricavo dei posti in barca con 290mila euro. Nel 2022, dati di bilancio, la Lega incassava 206mila euro".  Il tutto, aggiunge, Culcasi, con tante iniziative sociali e solidali, diverse attività di educazione ambientale e servizi aggiuntivi ai soci: "Questa settimana e la prossima abbiamo proposto ai nostri soci la possibilità di fare l'ecocardiogramma gratuito" aggiunge il presidente. Forse per calmare anche, le tante fibrillazioni ...