×
 
 
12/09/2025 13:39:00

Inizia la scuola, il Vescovo di Mazara agli studenti: "Coltivare originalità creativa"

«Coltivare l’originalità creativa, senza cedere all’omologazione, condividete i vostri talenti e fatene occasione di crescita autentica».

 

 È questo uno dei passaggi della lettera che il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella e il neo direttore dell’Ufficio diocesano scuola Rosario Atria hanno fatto pervenire alle comunità scolastiche dei diversi paesi della Diocesi. «La scuola è il fulcro in cui ci si forma come persone e come cittadini, comunità viva che cammina insieme verso la verità, il bene, la bellezza», hanno scritto il Vescovo e Atria. Rivolgendosi agli studenti (alcuni hanno già iniziato la scuola oggi) è stato ribadito di «avere il coraggio del pensiero libero: l’istruzione sia terreno fertile di formazione integrale, capace di favorire la crescita umana, etica e relazionale nel segno del discernimento, del confronto rispettoso, dell’apertura alla diversità, dell’assunzione di responsabilità». E poi ancora: «Vivete la scuola come dimensione di appartenenza, luogo di reciprocità, dove si apprendono e si praticano valori universali: rispetto, giustizia, accoglienza, solidarietà». Poi l’invito a essere «artigiani di pace», chiedendo agli studenti di non essere violenti, usare parole gentili e una comunicazione rispettosa e costruttiva, «solo così che si edifica il futuro del dialogo e della convivenza». Nella lettera si richiama il beato Rosario Livatino: «a 35 anni dal suo sacrificio, la sua figura ci sproni a vivere ogni giornata e ogni scelta con onestà, responsabilità e coerenza».

 

GIOVANI, DOPO IL GIUBILEO L’INCONTRO IN DIOCESI: DUE GIORNI A PARTANNA
Dopo l’esperienza di agosto scorso del Giubileo dei giovani vissuto a Roma, i 100 ragazzi della Diocesi hanno partecipato all’incontro di restituzione che si è tenuto presso la chiesa madre di Partanna, organizzato dal Servizio diocesano di pastorale giovanile, alla presenza del Vescovo monsignor Angelo Giurdanella. Dopo la suddivisione in piccoli gruppi, l’incontro si è aperto con alcune domande profonde, capaci di toccare le corde più intime: le emozioni portate a casa da Roma, le fatiche, i dubbi, ma anche i segni di speranza. È emerso chiaramente che, pur nella diversità delle esperienze, ciò che univa tutti era la gioia di essersi sentiti parte viva della Chiesa universale, immersi in una moltitudine di giovani provenienti da ogni parte del mondo. Dopo un momento conviviale vissuto nella semplicità della cena condivisa, è seguito il cuore spirituale della giornata: l’adorazione eucaristica. Il secondo giorno, invece, i giovani hanno vissuto un momento di dialogo attorno alle domande proposte la sera precedente. È emersa la consapevolezza che la velocità della società contemporanea può spesso generare un senso di smarrimento, facendo sentire “strani” o diversi agli occhi degli altri. Una percezione che, talvolta, porta a essere diffidenti nel manifestare la propria gioia e la propria fede. Il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella li ha però incoraggiati: «La vostra felicità è sufficiente a contagiare chi vi sta intorno. Non serve inventare stratagemmi per attrarre altri giovani». L’esperienza si è conclusa con la santa messa nella chiesa Maria Santissima delle Grazie.