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16/09/2025 06:00:00

Meloni taglia i fondi per l'accoglienza dei minori, bilancio di Marsala al collasso: 800mila euro a trimestre

L’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati – quei ragazzi e bambini che arrivano da soli sulle nostre coste, senza genitori o parenti – rischia di diventare una bomba sociale ed economica per i Comuni della provincia di Trapani, e in particolare per Marsala.

Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale è emerso un dato che fa tremare le casse di Palazzo VII Aprile: il Comune è costretto ad anticipare circa 800 mila euro ogni trimestre per garantire vitto, alloggio e servizi educativi ai minori migranti. Una spesa che, fino a pochi mesi fa, era coperta quasi interamente dallo Stato.

Il nodo della circolare ministeriale

A cambiare le carte in tavola è stata la circolare n. 23156 del 28 maggio 2025 del Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione. Nel testo non si fissano nuove tariffe, ma si prende atto che le richieste di contributo inviate dai Comuni per il biennio 2023-2024 hanno superato di molto le risorse disponibili sul capitolo di bilancio. Per questo, la copertura è stata ridotta dal 100% al 35%, con effetto addirittura retroattivo.

In pratica, i Comuni che avevano già anticipato i soldi rischiano di non rivederli indietro. «Ogni tre mesi anticipiamo circa 7-800 mila euro per il servizio – ha spiegato in aula il dirigente ai Servizi sociali del Comune di Marsala, Francesco Angileri – ma queste cifre stanno pesando in maniera insostenibile sul bilancio comunale».

Le voci dal Consiglio comunale

La questione è stata sollevata per prima dalla consigliera Rosanna Genna il 28 agosto, e ripresa anche nella seduta del 10 settembre. Genna ha chiesto chiarimenti sulla portata del buco di bilancio e sul futuro dei servizi: «Le eventuali gravi ripercussioni sulle casse comunali necessitano la presenza in Aula del sindaco e dell’assessore al Bilancio per riferire sulla delicata situazione che rischia di pesare sui cittadini».

Dopo un acceso dibattito, la presidente Eleonora Milazzo ha comunicato che l’assessore al Bilancio Giuseppe Lombardo era assente per motivi di salute, mentre il sindaco Massimo Grillo, fuori sede, avrebbe fatto pervenire una nota.

Nella sua comunicazione, il primo cittadino ha confermato la riduzione dei rimborsi e spiegato che, insieme alla Prefettura, al presidente del Libero Consorzio comunale e all’ANCI, l’amministrazione ha già attivato iniziative per sollecitare il Governo e aprire un tavolo nazionale. «È chiaro – ha scritto Grillo – che si tratta di una questione delicata, perché il Comune non potrà far fronte con fondi propri a questa spesa. Auspico che la settimana entrante, dopo l’incontro al Ministero dell’Interno, possano arrivare buone notizie».

 

Tra solidarietà e sostenibilità economica

Il dibattito tocca un tema delicatissimo: i MSNA (acronimo forse poco noto ai cittadini, ma che indica una delle comunità più fragili, al pari di disabili e disoccupati) sono minori che per legge devono essere accolti e accompagnati in percorsi di inclusione.

Marsala, come altri Comuni della provincia, ha avviato in questi anni progetti di seconda accoglienza con il supporto delle cooperative sociali e dei fondi europei. Ora però la sostenibilità di questo sistema vacilla. Il rischio è duplice: da una parte il collasso delle finanze comunali, già provate da altri debiti fuori bilancio; dall’altra l’interruzione di servizi essenziali per ragazzi che non hanno famiglia né riferimenti sul territorio.

Il tema è destinato a restare centrale anche nei prossimi consigli comunali. Sullo sfondo, resta una domanda che lo stesso dirigente Angileri ha posto con forza: «Quale futuro per queste anime?».

 

NUMERI DELL’EMERGENZA MSNA A MARSALA

 

Cos’è il fondo MSNA
MSNA = Minori Stranieri Non Accompagnati. Per legge i Comuni devono garantire loro vitto, alloggio, istruzione e assistenza. Lo Stato fino al 2024 rimborsava il 100% delle spese sostenute.

 

La circolare del Ministero dell’Interno (28 maggio 2025, n. 23156)

  • Copertura dei costi ridotta dal 100% al 35%
  • Applicazione retroattiva al biennio 2023-2024
  • I Comuni hanno anticipato spese che rischiano di non essere rimborsate
  • Il fondo nazionale (cap. 2353 p.g. 1) non copre tutte le richieste, le risorse vengono distribuite proporzionalmente e trimestralmente fino a esaurimento

 

L’impatto su Marsala

  • Anticipati circa 800.000 € a trimestre per garantire accoglienza e servizi
  • Atteso ancora il saldo del 2024
  • La sostenibilità del bilancio comunale è a rischio
  • Possibile “buco” da milioni di euro se non arrivano correttivi

 

Le voci dal Consiglio comunale

  • Rosanna Genna: “Il sindaco e l’assessore al Bilancio riferiscano subito in Aula”
  • Francesco Angileri (dirigente Ragioneria): “Somme anticipate pesano in maniera insostenibile sul Comune”
  • Sindaco Massimo Grillo (in una nota): “Stiamo seguendo la vicenda con Prefettura, Libero Consorzio e ANCI. Serve un intervento del Governo, da soli non possiamo reggere”.

 

Il rischio

  • Servizi a rischio per i minori più fragili
  • Comuni al collasso finanziario se il rimborso non verrà ripristinato