Una protesta pacifica che denuncia la mancanza di acqua in Città è stata realizzata nei giorni scorsi durante l’ultima riunione del Consiglio comunale mazarese. Protagonisti - all’interno della Galleria Sicilia, dove si è tenuta la massima assise civica - della manifestazione di dissenso, sono stati alcuni volontari del ‘Comitato Cittadino per la tutela delle Risorse Idriche e Ambientali’ di Mazara del Vallo (CCRIAM).
SILENZIO: PARLANO I CARTELLI - “Il CCRIAM - scrive la presidente Silvana Mannone, in una nota inviata ai media locali - ha deciso di essere presente nella sala consiliare” per una silenziosa protesta realizzata grazie all’esibizione di alcuni cartelli. “Si è arrivati per tempo - continua la nota - formando un gruppo in sosta all'esterno del palazzo dei Carmelitani. Il gruppo è stato riconosciuto, ed è entrato in Galleria dove qualcuno stava disponendo le sedie per il pubblico che vengono allineate oltre le postazioni delle telecamere. È subito chiaro che i cartelli non saranno inquadrati”.
In realtà, tale pratica, è sempre la stessa: la tv riprende, con camera semi fissa, solo i lavori d’aula.
LE SPIEGAZIONI DELL’ASSESSORE E DEL SINDACO - “Il gruppo - racconta la presidente Mannone - ottiene l'attenzione di un solo consigliere (di opposizione), che si fa portavoce delle istanze del CCRIAM. Seguono interventi di altri. Particolarmente interessanti quello dell'assessore al ramo e quello del sindaco, i quali hanno spiegato perché manca l'acqua. Il CCRIAM - continua la nota - questo lo sa a memoria”.
SOLUZIONI NON ELENCAZIONE DEI PROBLEMI - “Chi ha parlato - spiegano dal CCRIAM - è a quel posto perché deve risolvere il problema, non per raccontare che c'è un problema. Il CCRIAM lo conosce bene questo problema, ne discute da 27 anni e malvolentieri ascolta il raccontino”.
SECONDO IL PRIMO CITTADINO MANCA IL DIALOGO - Terminato l'intervento degli amministratori in Aula, del gruppo facente parte del Comitato ne sono rimasti due. “Ci siamo alzati indignati - continua Mannone - e abbiamo abbandonato l'aula, agitando un cartello. In corridoio la voce del sindaco ci ha accusato di mancanza di dialogo. C'è stato mai un dialogo? Non è dipeso dal CCRIAM - spiega la presidente - che sempre si è trovato davanti a un muro di gomma. Sempre risposte sibilline, sempre parole, cui non sono seguiti fatti. Il CCRIAM ha rappresentato e rappresenta tutti i cittadini che reclamano acqua quotidiana, acqua pubblica, acqua potabile. Un diritto - scrive a conclusione della nota stampa inviata ai media locali, Silvana Mannone, Presidente del CCRIAM, Comitato Cittadino per la tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo - che deve essere garantito”.
Dopo più di 18 anni di attese, l’acqua erogata dal Comune continua ad essere un problema non del tutto risolto. Nonostante il lavoro svolto dal cosiddetto denitrificatore - l’impianto di via Nuova Zelanda con tecnologia a scambio ionico, realizzato dall’amministrazione comunale che è entrato in funzione a maggio 2024 - che aveva l'obiettivo di riportare il valore dei nitrati, contenuti nell'acqua erogata dai pozzi di Ramisella ai livelli consentiti dalla legge, anche nel corso dell’estate 2025, parecchi utenti, hanno lamentato disservizi di vario tipo. La lotta ai nitrati, quindi, pare ormai una piccola goccia nell’oceano dell’acqua pubblica per tutti: adesso il nuovo capitolo da scrivere è quello relativo alle perdite nelle condotte colabrodo della Città del satiro e, soprattutto, alle possibili soluzioni cui deve rispondere concretamente, con progetti e finanziamenti, l’amministrazione cittadina.
Alessandro Accardo Palumbo
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