La Giunta comunale di Trapani ha deciso di affidarsi a due avvocati di Roma per dirimere il nodo della convenzione del Pala Shark. Con la delibera n. 348/2025, approvata all’unanimità il 16 settembre e firmata dal segretario generale Giovanni Panepinto, il sindaco Giacomo Tranchida ha ricevuto l’autorizzazione a incaricare Harald Bonura e Giuliano Fonderico.
L’incarico prevede un parere pro veritate sulla validità della convenzione stipulata il 28 settembre 2023 tra il Comune e la Trapani Shark SSD a r.l. L’onorario è di 7.500 euro, più 300 di cassa previdenziale e 1.716 di Iva, per un totale di 9.516 euro. La spesa sarà coperta dal capitolo “Patrocinio legale”.
Al centro della contesa c’è la trasformazione societaria della Trapani Shark, avvenuta il 13 giugno 2024, quando la società ha modificato l’atto costitutivo passando da “no profit” a “for profit”. Una scelta obbligata dalla legge sportiva per iscriversi al campionato di Serie A. Per il Comune questo passaggio mette in discussione la convenzione trentennale che prevedeva la riqualificazione del Palazzetto Ettore Daidone e la gestione gratuita dell’impianto senza pagamento di canone.
La convenzione stabiliva infatti che la società, a fronte di lavori di ristrutturazione e manutenzione, potesse gestire il Pala Daidone per trent’anni, senza versare alcun canone, reinvestendo gli utili derivanti da biglietti, merchandising, pubblicità e servizi accessori nell’impianto e nelle attività sociali e giovanili. Tutte le attività, recita l’articolo 1, “non dovranno avere il fine del lucro”, e i programmi sociali andavano presentati annualmente al Comune per l’approvazione.
La società ribatte che il contratto resta valido e che non c’è stata interruzione: la trasformazione non è uno scioglimento, ma una continuità. A sostegno di questa tesi c’è lo studio del Consiglio Nazionale del Notariato, n. 76-2024/I, pubblicato nell’agosto 2024 e diffuso a Trapani nell’agosto 2025. Il documento chiarisce che la trasformazione eterogenea non comporta la nascita di un nuovo soggetto, ma la prosecuzione del medesimo ente con diritti e obblighi già acquisiti. Non serve devolvere il patrimonio, non ci sono tempi morti, e le convenzioni stipulate prima restano valide. “Non si chiude un ente per aprirne un altro”, recita il testo.
Il presidente Valerio Antonini ha diffuso il parere notarile il 14 settembre 2025, due giorni prima della delibera comunale.
La Giunta Tranchida compatta ha tirato dritto. Ma la decisione di affidare un parere esterno, però, non è stata indolore. I Revisori dei conti hanno espresso parere contrario. Nel verbale n. 57 del 15 settembre 2025 si legge che «non si dimostra l’oggettiva impossibilità di trattare la questione» e «non si fornisce relazione istruttoria attestante l’effettiva carenza di risorse interne». Il rischio, secondo i Revisori, è di «illegittimità e responsabilità erariale».
La Giunta ha scelto comunque di andare avanti, dichiarando l’atto immediatamente esecutivo e giudicando il parere non vincolante.
Tranchida ha motivato così la scelta: «Sì, abbiamo adottato questa delibera, incarico in due persone, due noti professionisti sullo scenario nazionale, in modo tale da avere anche pareri più specifici sull’argomento che riguarda la famosa convenzione al tempo stipulata ai sensi dell’articolo 5 tra il Comune di Trapani e la Trapani Shark SSD Srl. Abbiamo valutato anche con l’ufficio legale, che è molto impegnato, ma anche per evitare — trattandosi di una materia specialistica — una sorta di pseudo condizionamento all’interno dei vari uffici. Per questo ci siamo rivolti a un soggetto terzo, un parere pro veritate, con l’auspicio che venga individuata una soluzione per tutelare gli interessi della maglia granata nel proprio Olimpo, il Pala Daidone meglio conosciuto come Pala Shark, e allo stesso tempo restare dentro i binari di correttezza, legalità e trasparenza. Questo tanto a difesa del Comune di Trapani e dei cittadini, ma indirettamente anche a tutela dello stesso concessionario».
La tensione resta alta. La Prefetta Daniela Lupo, il 12 agosto 2025, ha convocato Comune e società dopo settimane di polemiche pubbliche. L’incontro si è svolto il 21 agosto in Prefettura, alla presenza anche di Questore, Carabinieri e Guardia di Finanza. È stata chiesta una tregua, ma gli incontri tecnici sono andati a vuoto: il 19 agosto, la Shark aveva disdetto la riunione fissata, e i documenti trasmessi al Comune (bilanci 2023 e 2024, fatture, disegni tecnici) sono stati giudicati incompleti.
Il 14 agosto 2025 Tranchida aveva firmato un provvedimento che autorizzava la squadra a usare il Pala Ilio per gli allenamenti, in attesa di chiarire la questione.
Sul fronte politico, le dimissioni dell’assessore Emanuele Barbara, arrivate il 2 settembre 2025, due giorni prima della firma della delibera da parte del segretario generale, hanno pesato. «È quella delibera che non avrei mai votato, anche se modificata. È una guerra personale», ha dichiarato.
Il caso resta aperto. Se la convenzione sarà confermata, il Comune dovrà rispettarla. Se invece sarà ritenuta decaduta, la società rischia di perdere il palazzetto e di dover saldare anche le utenze arretrate. Con il campionato alle porte, la città guarda con apprensione a un braccio di ferro che non riguarda solo lo sport, ma anche la gestione di un bene pubblico e la tenuta dell’amministrazione.