Arresti domiciliari con obbligo del braccialetto elettronico per Maurizio De Simone, ex patron del Trapani Calcio. Obbligo di presentarsi quotidianamente alla Polizia Giudiziaria per l’avvocato Alessandro Gammieri e interdizione all’esercizio della professione per un anno per il commercialista Antonio Gammieri. Sono queste le misure di custodia cautelare notificate – a seguito degli interrogatori preventivi eseguiti davanti al gip Luca Gaspari – ai protogonisti del crac dell’Us Pistoiese 1921, tutti indagati per bancarotta fraudolenta, emissione e utilizzo di fatture false, compensazione di crediti fiscali inesistenti e appropriazione indebita:.
Nel luglio scorso, al termine di un’operazione brillantemente condotta dai militari della Guardia di Finanza di Pistoia e dalla sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Pistoia, era stata dato esecuzione a un maxisequestro preventivo – per un totale di circa un milione e settecentomila euro – nei confronti della pregressa dirigenza, di fatto e di diritto, della squadra di calcio cittadina.
Adesso, è stata la volta delle ordinanze di custodia cautelare personali, la più stringente delle quali è andata a carico di Maurizio De Simone. Il 45enne, che si trovava già in carcere ad Avellino dal marzo scorso nell’ambito dell’indagine per un giro di fittizi crediti d’imposta per oltre trenta milioni di euro per lavori edilizi, mai eseguiti legati all’accesso al bonus facciate, risulta peraltro attualmente ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Avellino a seguito di un Ictus.
De Simone è stato coinvolto in diverse inchieste.