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18/09/2025 11:21:00

Antonini dice che si ispira a Fidel Castro. E che il Sindaco di Trapani è "eversivo"

La suocera, segretaria del suo partito familiare, dice di ispirarsi a Louis Vuitton. Lui, invece, predilige Fidel Castro.
C’è molta confusione (ma quanto divertimento...) sotto il cielo del movimento "Futuro" e del suo leader, l’imprenditore romano Valerio Antonini, che oggi torna a far parlare di sé con una nuova uscita pubblica, questa volta dalle colonne dell’agenzia ANSA.

Un’intervista che sembra scritta da un romanziere sudamericano in pieno realismo magico, ma che invece è tutto vero, parola per parola.

“Farò di tutto per fare cadere il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida.
Lo reputo un personaggio eversivo, espressione di un sistema antico, clientelare, che privilegia la casta e sta cercando di impedire lo sviluppo della città”.

Parole forti, da rivoluzione annunciata. E infatti, a chi gli chiede in che modello politico si riconosca, Antonini non ha dubbi:

“Mi ispiro a Fidel Castro, a Miguel Díaz-Canel, a Hugo Chávez, a Nicolás Maduro, a Daniel Ortega, a Evo Morales. Li ho conosciuti, mi sono confrontato con loro”.

Una lista che potrebbe tranquillamente essere il programma di un simposio sull’autoritarismo latinoamericano.
Ma per Antonini sono modelli da seguire, esempi di determinazione, guida e visione. Il suo movimento, sottolinea, è "equidistante" da centrodestra e centrosinistra: “Il bene e il male sono da entrambe le parti. Io guardo ai fatti”.

Il Fidel trapanese

Dall’Avana a via Fardella il passo è breve.
Antonini, che due anni fa ha deciso di investire a Trapani, comprando squadre, palazzetti, televisioni e ora anche un pezzo di consenso politico, si candida a guidare la rivoluzione cittadina. Non in prima persona – almeno per ora – ma con un candidato "di grande rilievo" già pronto, assicura, per le prossime amministrative.

“Trapani rischia di tornare indietro di vent’anni con questa amministrazione. Merita molto di più”.

D’altronde, lo ribadisce anche in questa occasione, il suo obiettivo è “difendere gli investimenti” che ha fatto in città. Che tradotto significa: difendere le sue attività, le sue strutture, i suoi marchi. Anche con un movimento politico.

I numeri del movimento e il culto della personalità

Secondo Antonini, “Futuro” conta già 1.300 iscritti. E la manifestazione in piazza, la scorsa settimana, con oltre 2.000 partecipanti (dice lui, in realtà erano molti di meno) è stata un successo senza precedenti:

“Tante persone a Trapani non si sono mai viste in piazza. Ricevo decine e decine di segnalazioni ogni giorno. La gente si fida di me”.

Una fiducia, va detto, coltivata con una comunicazione potente, onnipresente, autocelebrativa, capace di occupare spazi, schermi e parole. Tra una diretta in barca, un’inquadratura drammatica, e uno slogan che ormai è anche merchandising: “Make Trapani Great Again”.

Il confronto con Tranchida: da politico a nemico

Ma l’intervista serve anche a consolidare lo scontro personale con il sindaco Giacomo Tranchida, definito senza giri di parole “eversivo”.

Un’accusa pesante, che alza ulteriormente il livello dello scontro

Nel frattempo, Antonini rilancia, definendosi perseguitato dalla politica locale, e determinato a riscrivere le regole del gioco.

“Mi sono reso conto della mediocrità della classe dirigente. Per questo è nato Futuro: per aiutare il territorio”.

Come? Con quali strumenti, con quali programmi (oltre ai suoi interessi per il palazzetto, e alla distribuzione di cappellini rossi)? Non è dato sapere. Ma la narrazione tiene, e i post si moltiplicano.