A Trapani-Birgi arriverà la base addestrativa per i piloti degli F-35. Una decisione del governo che apre scenari inediti per lo scalo, da sempre caratterizzato dalla doppia natura civile e militare. Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva, oggi, venerdì 19 settembre, sarà a Birgi per incontrare il presidente dell’aeroporto, Salvatore Ombra, e chiedere chiarimenti sul futuro dello scalo civile.
«Oggi sarò a Birgi per incontrare il presidente dell’aeroporto Salvatore Ombra. È necessario chiarire quali saranno le conseguenze della decisione del governo di farne un polo di addestramento per i piloti degli F-35», dichiara Faraone.
L’esponente di Italia Viva sottolinea come lo scalo sia oggi utilizzato sia per il traffico civile sia per quello militare, condividendo la stessa pista. «Con l’arrivo degli F-35 l’aeroporto cambierà la sua natura? Su questo al momento non si sa nulla. Si sa solo che ci saranno dei lavori, che inizieranno la prossima primavera e finiranno in quella del 2028», aggiunge.
Secondo Faraone restano interrogativi cruciali, a partire dalla permanenza del reparto operativo e dall’impatto che la riconversione potrebbe avere sulla vocazione turistica dell’aeroporto, strategica per l’economia trapanese e dell’intera Sicilia occidentale. «Sul tema ho presentato un’interrogazione al ministro della Difesa Crosetto. C'è bisogno di chiarezza sul futuro dell’aeroporto», conclude.