Altro che diritto alla scelta formativa: a Pantelleria gli studenti iscritti al primo anno del Liceo Scientifico e del Liceo delle Scienze Umane dell’Istituto “V. Almanza – A. D’Ajetti” si ritrovano tutti insieme, in un’unica classe da 28 alunni. Una decisione che ha scatenato la protesta delle famiglie, che hanno scritto una lettera-denuncia alla nostra redazione.
Secondo i genitori, l’accorpamento – 15 iscritti alle Scienze Umane e 12 allo Scientifico, più un ripetente – non è solo una questione organizzativa, ma lede diritti fondamentali, a partire dalla libertà di scelta e dal rispetto delle inclinazioni personali.
«Così si cancella un indirizzo»
Nella lettera, i firmatari richiamano l’articolo 34 della Costituzione e il D.Lgs. 297/1994. Il rischio, scrivono, è che l’indirizzo di Scienze Umane venga di fatto annullato, trasformando le aspirazioni di 15 ragazzi in un percorso forzato dentro il Liceo Scientifico. «È un atto che svilisce la libertà di scelta degli studenti», sottolineano.
Classi “pollaio” e inclusione a rischio
A rendere più grave la situazione è il numero di studenti per aula. La nuova classe conta 28 alunni, di cui tre con certificazione di disabilità, una delle quali grave. Le normative (Nota ministeriale n. 25088/2023 e D.P.R. 81/2009) fissano un tetto massimo di 20 alunni in questi casi. Superare quella soglia significa, secondo i genitori, «compromettere la qualità dell’insegnamento e l’inclusione».
Una classe così numerosa limita l’interazione, riduce l’attenzione individuale e rende più complessa l’adozione di strategie didattiche mirate. «Non è solo un problema per gli studenti con bisogni educativi speciali – spiegano i genitori – ma per tutti».
L’insularità come penalizzazione
Pantelleria, con la sua posizione isolata, rende impossibile cercare alternative vicine. Per alcuni studenti significherebbe trasferirsi fuori dall’isola pur di seguire l’indirizzo scelto. Una discriminazione territoriale, sostengono i genitori, che penalizza gli studenti panteschi rispetto ai loro coetanei siciliani.
Ciminnisi (M5S): «Una situazione insostenibile»
La vicenda è arrivata anche all’Assemblea regionale siciliana. La deputata trapanese del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, ha presentato un’interrogazione.
«Una classe con 28 ragazzi, di cui tre con disabilità, è una situazione insostenibile – afferma Ciminnisi –. Non si può pensare di mettere sulle spalle dei docenti e delle famiglie un peso simile, a discapito della qualità della didattica e del benessere dei ragazzi».
L’aspetto più grave, aggiunge, è la violazione della libertà di scelta: «Gli studenti che hanno deciso di frequentare il Liceo delle Scienze Umane si ritrovano forzati a seguire un percorso che non avevano scelto. Solo perché vivono in un contesto insulare».
La richiesta
I genitori chiedono lo sdoppiamento immediato della classe, con la costituzione di due sezioni distinte. Una misura che, sostengono, non solo ripristinerebbe il rispetto delle scelte formative iniziali, ma garantirebbe anche condizioni didattiche più eque e inclusive.
«I ragazzi di Pantelleria hanno gli stessi diritti dei loro coetanei siciliani e italiani – conclude Ciminnisi –. Non possono essere penalizzati da decisioni calate dall’alto e da una programmazione miope del Governo Schifani. Servono risposte immediate».